“Ho chiesto un’audizione in XII Commissione – Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione – con la partecipazione dei Sindaci di Terracina, Sabaudia, Pontinia, della Provincia di Latina, dell’Assessorato ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilità, del Consorzio di Bonifica, di Astral e di ogni altro ente interessato per comprendere cosa sta accadendo nella pianura pontina e mettere nero su bianco gli interventi non più procrastinabili e necessari al nostro territorio”.
Così Gaia Pernarella, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, subito dopo un tour tra Sabaudia, Pontinia e Terracina per rendersi conto della reale situazione dopo gli eventi metereologici che hanno caratterizzato gli ultimi giorni.
“Ho avuto l’impressione, che peraltro è la stessa di tutte le persone che ho incontrato e con cui ho scambiato qualche parola – spiega la Consigliera 5 Stelle -, che la palude si stia riprendendo il suo territorio. Le piogge che si sono abbattute sulle campagne e le città a detta di molti sono state particolarmente intense e continue come peraltro certificato dalle stazioni di monitoraggio e il livello marino dovuto al vento di scirocco e all’alta marea non hanno aiutato il regolare deflusso verso il mare, quello che però ci è parso non aver fatto completamente il suo dovere è stato il delicato sistema idraulico che da cento anni permette la vita e l’economia del nostro territorio.
Tra le altre situazioni al limite – aggiunge la Pernarella – ho visto idrovore a mezzo servizio rispetto al loro compito, mi è stato raccontato di canali che non vengono smelmati da oltre un decennio e che hanno una portata d’acqua molto inferiore rispetto a quella progettata con gli esiti drammatici che conosciamo, vedasi la città di Pontinia semi sommersa. E i tanti terreni allagati con colture ormai da buttare. Senza dimenticare quanto accaduto sulla strada regionale Pontinia, da anni abbandonata all’incuria quasi non si sia tenuto conto che scorre a cavallo di punti di intersezioni dove l’acqua viene raccolta e fatta defluire verso mare”.
Chiude la Consigliera regionale 5 Stelle: “Vorremmo non dover più commentare gli eventi che in questo periodo stanno caratterizzando il nostro territorio con situazioni sempre più tragiche ma se quanto accaduto un mese fa non era ascrivibile a responsabilità specifiche, e pure ci ha fatto comprendere ulteriormente che con la natura non si scherza, oggi che le responsabilità di questa ennesima tragedia hanno nomi e cognomi che la Procura saprà individuare, non si facciano sconti”.