A fare da cornice alla sua infanzia è stata sicuramente Formia, che ora da lontano gli appare sempre più splendida, indimenticabile città di mare del sud pontino. Ma, nel contempo, ancor più intrigante e degno di una serie tv è lo scenario che delinea il suo presente. Infatti è New York e la sua cosmopolita Manhattan, centro indiscusso della moda mondiale, che Christian De Luca, 29 anni vive e lavora da tre anni, formiano doc, da sempre attratto dal mondo della acconciatura ma soprattutto dai colori; infatti è Master Colorist del salone più trendy di New York “the drawing room” letteralmente tradotto il salotto. Lì il suo pennello intriso di sacrificio e dedizione fa da scenario alla sua voglia di mettersi costantemente in gioco e perché no, diventare punto di riferimento di un Made in Italy, ormai sempre più appannato.
Quando è iniziata la tua passione? “La passione per i capelli e i colori, l’ho avvertita da sempre, fino a coinvolgermi in un loop di emozioni travolgenti che mi ha spinto a far sì che diventasse la mia professione”.
Dove e da chi hai imparato questo mestiere? “Le basi del mestiere le ho acquisite in un salone a me molto caro, quello di mia madre, Dina De Criscienzo, parrucchiera con esperienza trentennale che mi ha trasmesso la passione per questo lavoro. La voglia di migliorarmi mi ha spinto a frequentare una delle accademie più prestigiose d’Italia, quella dei Sargassi a Roma. Un’ esperienza incredibilmente formativa, che mi ha permesso di conoscere stili nuovi preparandomi non solo sulla teoria, ma anche sulla pratica, mi hanno insegnato a vivere in simbiosi con lo stile”.
Quando inizia la tua esperienza lavorativa? “Finita l’Accademia, inizia il mio percorso lavorativo, in un salone della Capitale. Per anni ho cercato il colore giusto, la sfumatura adatta che mi permettesse di vivere appieno quell’emozione magica che è la linfa vitale della nostra professione. Con il passare del tempo, tutto ciò non mi bastava, e sentivo che da New York c’era una calamita che mi attraeva e sapevo dentro di me che proprio lì avrei potuto esprimere a pieno la mia idea di stile. Il trasferimento nella grande mela, ha rafforzato, inevitabilmente, la mia conoscenza. Non nascondo che ci sono stati anche momenti bui, ma la mia decisione, si rafforzava sempre di più, durante uno stage al “drawing room” ho capito che il parrucchiere qui, ha una considerazione diversa, è considerato un curatore di stili e tendenze. Mi assunsero subito e giorno dopo giorno, colore dopo colore, ho lavorato con impegno affinché siano mantenuti gli standard qualitativi del salone e parimenti cercando di rendere i clienti sempre più soddisfatti. Mi dedico molto alla professione, perfezionandomi sempre di più come richiede una città del calibro di New York”.
Hai mai dimenticato l’Italia? “Vivere e lavorare qui, non significa dimenticare le proprie origini tantomeno rinnegarle, sono sempre più fiero delle mie origini formiane”.