Incontro tra cinema, cultura e natura
Diceva David Sassoli: “È lì, a Ventotene, che uomini e donne hanno immaginato per noi un futuro diverso”. Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi proprio al confino su questa magica isola immaginarono l’Europa più di ottanta anni fa. Ventotene culturalmente importante, centro mediterraneo ed europeo. Lo dimostra il Ventotene Film Festival, giunto alla XXIX edizione. Ideato e diretto da Loredana Commonara, che ha lavorato come assistente scenografa sia in Rai che al cinema. La bellezza di questo festival risiede anche nel fatto che sull’isola non è mai esistito un cinema, col paradosso che l’unica sala cinematografica era nel carcere di Santo Stefano. Ha tutto il vecchio sapore del cinema questa rassegna;, con una carica di vitalità e bellezza. L’edizione 2024 renderà omaggio a Marcello Mastroianni e Massimo Troisi. Mastroianni, immenso attore che si è cimentato in tutti i generi con interpretazioni sempre molto sentite. Troisi, attore poliedrico: repertorio cabarettistico con molti anni nel gruppo della “Smorfia” e protagonista di film indimenticabili.
Particolare attenzione al concorso internazionale “GREEN PATH”, per film e documentari dedicati a ecologia, salvaguardia dell’ecosistema e del pianeta. A presiedere la giuria sarà il regista e sceneggiatore Radu Mihaileanu, David di Donatello per miglior film straniero con Train de vie (1999) e Palma d’oro al Festival di Cannes (2011) per La sorgente dell’amore. Saranno in gara anche cortometraggi realizzati da studenti delle scuole superiori nella sezione OPEN FRONTIERS YOUNG, dedicata ai temi dei diritti umani, dell’integrazione e dell’Europa. Ad aprire il festival sarà il film “Un altro Ferragosto”, di Paolo Virzì e ambientato proprio a Ventotene. Seguiranno “Io capitano”, di Matteo Garrone, e “Zamora” di Neri Marcorè. Importante anche il Premio Julia Major, un riconoscimento dedicato alla figlia dell’Imperatore Augusto -esiliata anch’essa a Ventotene – conferito a donne che si sono distinte nel cinema, nella musica, nella letteratura e nei diritti civili.
Ventotene, chiamata dai romani “Pandataria”, che qualcuno ha voluto identificare con l’isola omerica delle sirene, si conferma non solamente per la sua bellezza ma anche per l’attenzione posta alla cultura. Il museo storico-archeologico, lo studio della fauna e flora marina e quello sullle migrazioni degli uccelli, il cinema. Ormai lo storico Ventotene Film Festival.