Valutazione del voto – Giugno è foriero di sorprese, il mese che prepara all’estate e alla voglia di novità. La politica partitica è uno di quei contesti imprevedibili in cui anomali accadimenti trovano luogo. Le elezioni europee del 2024, hanno portato nei risultati italiani e territoriali, consistenti cambiamenti. Iniziamo col dire che la lista Stati Uniti d’Europa capitanata nel territorio da Gerardo Stefanelli, primo per numero di voti in provincia, Sindaco di Minturno e Presidente della Provincia di Latina, non è riuscita a passare nella circoscrizione centrale e in ambito nazionale. L’impegno è stato grande ma insufficiente a prendere seggi in Europa e così per Azione ferma al 2% (lo sbarramento era al 4%).

Valutazione del voto – I due “gemelli litigiosi”, Renzi e Calenda che nel Governo Renzi erano uniti, sono stati puniti dagli elettori perché se avessero corso assieme avrebbero superato il 7% e se invece di staccarsi dal PD, a suo tempo, avessero fatto un passo indietro, oggi avrebbero ottenuto e rasentato col Partito Democratico il 30% nazionale e oltre il 23% territoriale. I litigi non pagano. Fratelli d’Italia sbanca con Nicola Procaccini che sarà nuovamente europarlamentare. Il fatto che sia figlio del territorio pontino e portato dalla Meloni stessa lo ha fatto salire in modo eclatante. Anche Civita Di Russo ha ottenuto un buon risultato che la vede in dignitosa posizione nel territorio e nella Regione Lazio ma non in Europa. Fratelli d’Italia, nel Parlamento Europeo, porterà avanti un discorso diametralmente opposto a quello degli Stati Uniti d’Europa, totalmente nazionalistico.

Valutazione del voto – Forza Italia ha lasciato sbigottiti. Due teorie viaggiavano sulle sorti del partito: l’una, che non ce la facesse per l’assenza di Berlusconi; l’altra, che invece prendesse voti proprio per l’assenza di Berlusconi vedendo ora in Tajani il degno e giusto successore. Salvatore De Meo, secondo dopo Procaccini per bagno di voti, siederà nuovamente al Parlamento Europeo nel PPE. Forza Italia è il secondo partito nel territorio pontino. Il Partito Democratico tiene, nonostante abbia votato un elettore su due, con una affluenza bassa al 45%, a significare che c’è uno zoccolo duro di persone che trovano in Elly Schlein una vera leader, la quale ha condotto con i suoi candidati, una campagna elettorale corretta, pensando e dicendo quel che si doveva dire senza polemiche con alcuno, andando tutti dritti per la propria strada.

Valutazione del voto – Simpatica la frase nel post votazione indirizzata alla Meloni: – “Stiamo arrivando”. Senza acredine ma con la consapevolezza di ciò che si vuole arrivare a raggiungere. I 5 stelle toccano il 10% nazionale ma nel territorio si fermano al 9,54%. Qualcosa non va. Non si capisce Giuseppe Conte cosa voglia fare. Una figura che avrebbe dovuto ritirarsi con tutti gli onori peraltro ricevuti dopo essere stato Presidente del Consiglio. Idem per la Lega che in tutta Italia, tranne in alcune zone, è scesa sensibilmente. Salvini non riesce a risalire la china nonostante abbia ricevuto in passato grandi osannazioni dal popolo pontino e cavalcato la candidatura di Roberto Vannacci.

Valutazione del voto – La vera sorpresa è stata AVS  – Alleanza Verdi Sinistra che ha superato il 5% arrivando in Europa. Il trend dei Verdi sale, in linea con i gusti europei. Il movimento di Europa Verde e Sinistra Italiana, legato alle lotte ambientaliste e di orientamento socialista, trova riscontro fra gli studenti universitari, intellettuali, appartenenti al mondo sanitario e in chi desidera approfondire e agire su tematiche mirate come ambiente, salute ed ecologia. Per quanto riguarda gli altri partiti presenti in area pontina come: Pace Terra Dignità; Libertà; Democrazia Sovrana Popolare; Alternativa popolare sono decisamente sotto il 2% e non ce l’hanno fatta.

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