La statua( h m.2.00) trovata nel 1970 in Piazza Mattej, durante la costruzione del palazzo Papa, subì un colpo di piccone al volto .
Il restauro fu eseguito da Carlo Casalese, che è famoso per aver ricomposto a Sperlonga il gruppo scultoreo di ” Ulisse che acceca Polifemo”, esposto al locale Museo Archeologico.
In precedenza, i numerosi frammenti marmorei trovati all’interno della Grotta di Tiberio a Sperlonga , erano stati assemblati da altro restauratore che, erroneamente, pensava trattarsi del gruppo di ” Laocoonte”.
Nel nostro caso di Formia, purtroppo, nel 1988 la testa restaurata fu trafugata e solo dopo il furto alcuni archeologi e professori di storia romana ( Coarelli e Zanker) ritennero trattarsi del volto di Cicerone, negli ultimi anni della sua vita.
Cicerone fu ucciso a Formia , per ordine dei triumviri, Antonio-Ottaviano-Lepido, il 7 dicembre del 43 a. C.
Il reperto , per essere datato l sec.d.C., deve essere stato un’opera realizzata in memoria del grande oratore vissuto nel secolo precedente.
Fonte : Archivio Storico Comunale di Formia – Fondo Bove.