Le meraviglie di Sperlonga: Il Gruppo scultoreo di Polifemo – Il gruppo scultoreo di Gruppo di Polifemo, è una copia romana in marmo di un’ originale in bronzo degli scultori Agesandro, Atenodoro e Polidoro, databile al I secolo a.C. circa e conservato nel Museo Archeologico nazionale di Sperlonga. Gli stessi autori si occuparono della realizzazione del gruppo scultoreo del Laocoonte (Copia eseguita all’età di Tiberio, di un originale in bronzo del II secolo a.C. Si può ammirare nei Musei Vaticani). Lo si può confermare grazie ad un’iscrizione ritrovata a Sperlonga.
Il gruppo scultoreo frammentario fu ritrovato durante gli scavi per la costruzione della nuova strada litoranea Flacca, nel 1957. La statua si trovava originariamente nella nicchia in fondo al ninfeo, nella grotta di Tiberio a Sperlonga. L’opera era di dimensioni colossali ed oggi grazie ad una ricostruzione in gesso, possiamo immaginare le dimensioni originali. I frammenti che sono stati aggiunti al calco presentano una diversa tonalità cromatica per distinguerli. Accanto al calco sono stati collocati i resti originali ritrovati nella Villa. Per ricreare l’aspetto compositivo del gruppo ed individuare la collocazione spaziale dei singoli personaggi si è utilizzata una precisa fonte iconografica, cioè un frammento di sarcofago romano del III secolo d.C., di identico tema (attualmente custodito presso il Museo Civico di Castello Ursino a Catania).
L’Odissea, scritta da Omero intorno al IX secolo a.C., narra le vicende dell’eroe Odisseo, dopo la fine della Guerra di Troia, cioè il ritorno a Itaca.
Il colossale gruppo rappresenta il famoso momento dell’Odissea in cui Omero si arrampica sul corpo del ciclope e, con l’aiuto di due compagni, è pronto a trafiggere con un palo il suo occhio. Polifemo giace addormentato e ubriaco, disteso su una roccia. Un terzo compagno regge l’otre di vino e alza il braccio, donando dinamismo e pathos alla scena. L’eroe indossa una corta tunica, un mantello e il pileus (il tipico berretto conico che caratterizza la sua figura).
Nel museo sono conservati altri Gruppi scultorei ispirati al poema epico, ritrovati sempre nella Villa di Tiberio, un luogo magico da visitare.