La bellissima iniziativa dell’artista Enzo Scipione e degli abitanti del centro storico
Nata quasi per gioco, l’installazione dell’artista formiano Enzo Scipione ha incuriosito e appassionato gli abitanti del centro storico che fin da subito si sono messi all’opera per ritinteggiare e curare piante e fiori. Decoro urbano spontaneo, nato dal basso e che vuole essere d’esempio anche per altri quartieri.
Un’iniziativa nata per gioco, sedie di legno che diventano fioriere capaci di dare nuova vita ai vicoli del centro storico. Oggetti di una Formia e di una Castellone che non ci sono più, simboli dell’attesa di un tempo che scorreva lento lontano dai social e dalla frenesia dei tempi moderni.
Perché proprio la sedia viene da chiedersi. Perché è l’oggetto che forse più di tutti abbiamo usato in questi 18 mesi, chiusi dentro casa nell’attesa di tempi migliori. Ma è anche la sedia dei nostri nonni, di quelli che si ammirano in vecchi scatti, sull’uscio della loro casa o affacciati al balcone. Sedie che hanno riunito a tavole le numerose famiglie del passato, che hanno visto scorrere vita.
Un progetto che ha visto, come detto, la collaborazione di cittadini e di attività commerciali che hanno messo a disposizione i loro mezzi. Un’attacco d’arte che con frasi, poesie e ricordi di un tempo che non c’è più vuole sensibilizzare sull’abbandono abitativo e culturale dei centri storici.
Luoghi che sono il vanto del nostro territorio, che non si arrendono al declino ma si reinventano nella ricettività, nell’accoglienza e nella custodia gelosa delle loro tradizioni. E con iniziative del genere recuperano la loro anima.