Riceviamo dal Generale di Corpo d’Armata (in pensione) dell’Arma dei Carabinieri Aldo Lisetti, anche studioso e storico affermato, la seguente nota che pubblichiamo volentieri e integralmente. Si tratta di un contributo alla conoscenza della storia gaetana di pregio: “Ho letto con piacere e soddisfazione la notizia dell’iniziativa del Sindaco di Gaeta, Cosmo Mitrano di promuovere l’attracco commerciale e crocieristico della banchina del porto “Salvo D’Acquisto”, d’intesa con l’Autorità del sistema portuale del Mar Tirreno.
Nello scorrere le colonne di un articolo ho provato un sentimento di orgoglio e soddisfazione, sia quale cittadino di Gaeta, da cinquant’anni, sia perché fui tra i protagonisti della scelta del nome da attribuire alla banchina, all’epoca della deposizione della prima pietra. Sono testimone, inoltre, dell’euforia che accompagnò l’approvazione del progetto di costruzione del nuovo porto, da parte del Consiglio comunale di allora, che poneva tante speranze di progresso e sviluppo economico della città e non solo. Ricordo il Sindaco Giuseppe Damiano Uttaro ed i suoi stretti collaboratori Nicola Mignano, Emilio Gaetano Bonaventura, Pasqualino Polisi che erano orgogliosi di avviare prospettive di grandi traffici commerciali e turistici via mare con l’approdo di navi di maggiore stazza.Il Comune il 23 febbraio 1974 aveva deliberato l’adesione al mutuo di duecento milioni con la Cassa Depositi e Prestiti per l’esecuzione dei lavori del primo lotto e avrebbe presto dato luogo alla cerimonia della deposizione della prima pietra. Dovendo scegliere, quindi, un nome importante da attribuire alla nuova struttura marittima. Il Sindaco Uttaro el’Assessore Mignano, in un incontro con me, all’epoca Capitano comandante della locale Compagnia Carabinieri, mi chiesero di suggerire il nome di un eroe dell’Arma. La loro stima nei confronti della Istituzione cui appartenevo era immensa e traeva motivo dalla lotta senza quartiere, sul territorio contro la criminalità, contro la diffusione della droga e della prostituzione, favorita dalla presenza di molti locali notturni frequentati da due-tremila marinai della VI flotta che sbarcavano e vivevano alcuni periodi dell’anno sulla terra ferma. Gaeta fu rifugio di grandi boss che si mimetizzavano tra turisti e bagnanti (sequestro di Carla Ovazza, consuocera di Agnelli, i marsigliesi, i responsabili dell’efferato omicidio dell’industriale Mario Ceretto di Torino, la banda Pregnolato responsabile di rapine ad armerie e gioiellerie, nonché del conflitto a fuoco che aveva causato a Latina la morte di un bambino di tredici anni e altro ancora) Diverse le deliberazioni di giunta e consiliari emesse in quegli anni per manifestare plauso e riconoscenza all’Arma anche con una proposta di medaglia al Valor Civile. In questo contesto consigliai il nome del vicebrigadiere Salvo D’Acquisto, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare. Il Sindaco mi chiese una breve nota biografica del sottufficiale e, nel fornirgliela, evidenziai che da innocente e a ventitré anni d’età, egli si era offerto in olocausto al plotone di esecuzione del comando tedesco per evitare l’eccidio di ventidue persone catturate per rappresaglia dopo l’esplosione, in una caserma della Guardia di Finanza, di una bomba “innescata” che aveva ucciso un militare germanico e ferito gravemente altri due. Da qui la deliberazione di intitolare il nuovo porto al sottufficiale dei Carabinieri. Perdipiù il Sindaco previde di programmare la cerimonia inaugurale per domenica 25 agosto 1974, che si sarebbe dovuta concludere con un concerto della Banda dell’Arma dei Carabinieri nel Borgo medioevale di Gaeta nei pressi dell’Episcopio, inserita nella nota “Estate musicale gaetana”. In tal senso il Comune e l’Associazione “San Giovanni a Mare” presieduta dall’ing. Domenico Simeone avrebbero inoltrato richiesta formale al Comando Generale dell’Arma. Questi precisi riferimenti non sono frutto soltanto della mia buona memoria, bensi di alcuni appunti che ho ritrovato avendo trattato l’argomento nel rapporto ufficiali svoltosi al Comando Gruppo di Latina il 14 marzo 1974.
Non vado oltre con i ricordi, ma desidero esprimere il mio apprezzamento per l’iniziativa dell’Amministrazione comunale che ha portato a conclusione un progetto importante per il futuro di Gaeta che era rimasto impantanato, evidentemente, da pastoie burocratiche e da intralci che non conosco e su cui non interloquisco. Di fatto – e qui è il merito degli attuali amministratori – sia pure dopo molti lustri, la banchina Salvo D’Acquisto è giunta in porto. Finalmente una felice idea degli amministratori di quarantaquattro anni fa, sta per dare i suoi risultati in un periodo molto critico per l’economia del nostro Paese. Quale testimone di quel tempo, sono certo che dal Cielo il Sindaco Uttaro e i Consiglieri di allora esultano e gioiscono!