Francesca Merolle è la prima in assoluto tra le persone che conosco ad aver fatto di Londra casa. La prima ad aver scelto di strappare un biglietto di andata per la capitale inglese. La prima perchè ha la mia stessa età, frequentato la stessa scuola e condiviso gli echi dell`adolescenza che ci poneva davanti alla scelta sul passo successivo da fare.
Primo tempo a Londra, la partenza per la Capitale UK
Mi racconta: “Ho maturato la decisione di partire nel 2010, dopo l`Università. Non sapevo nulla di inglese e come tutti gli italiani che decidono di partire per Londra mi iscrivo a questa scuola di Inglese che forniva anche l`accomodation. Ci resto sei mesi, poi la grande offerta di Londra mi ha mandato in confusione. In più c`erano i miei genitori che dicono di tornare”.
Una scelta reversibile e un patto da onorare
Ma Formia, per quanto sia familiare e casa, resta un pò piccola per una giovane che ha assaggiato la vivacità della Capitale Uk. E infatti, dopo un anno esatto Francesca torna a Londra. Una città che era già la Capitale mondiale che conosciamo oggi, grande, popolosa, dinamica. Ma per lei non c`è un sentimento di confusione. Non si sente piccola. Si sente a suo agio. Ma non c`è fretta da perdere. C`è una sfida da onorare: trovare casa e lavoro a stretto giro. I genitori gli lanciano la sfida, che Francesca raccoglie. Ad esserle al fianco c`è Jackie, compagna che aveva incontrato a Londra e che ora diventa una “sister from another mister”, come una sorella. Si supportano a vicenda in questa nuova avventura, vissuta nel West London. Jackie, in precedenza aveva lavorato a Starbucks, dove torna, convincendo Francesca a fare lo stesso percorso. Passano i giorni nella routine della vita londinese tra lavoro, caffè e Portobello, dove vive. Si distingue nello store, fino a diventare supervisor, quite a thing, per dirla in inglese. “Sono questi gli anni più belli” racconta. Il contatto con i clienti, il rapporto con i colleghi, l`inglese che padroneggia con cura. La vita in una catena come Starbucks è scandita da ritmi che si ripetono, visi che si riconoscono, rapporti che si creano. Come quelli con una coppia campana. Con Saveriana nasce una simpatia che la porterà ad avere un incontro particolare.
Da Starbacks ad Harrods
È grazie a questa conoscenza che Francesca, infatti, ha l`occasione di strappare un colloquio con l`HR di Prada. Saveriana conosce Barbara, che lavora proprio nelle risorse umane della famosa casa di moda. Ma Francesca è riluttante. Non se la sente. Temporeggia, finchè cede, “vabbè mandiamole sto` curriculum”, si convince. Viene presto chiamata per il colloquio. La franchezza della HR gli resta impressa: “Francesca se guardo il cv non ti do una lira, ma come ti comporti e muovi ci piace”. È, cosí, che per Francesca si aprono le porte per Prada, presso i Magazzini Harrods. Un`occasione che saluta con grande entusiasmo. È dicembre 2014 e si trova a lavorare nel settore vendite. Una nuova avventura che saluta col solito entusiasmo, contagioso. Ma, come racconta, si sentirà in una “gabbia d`oro”. Resta uno straordinario rapporto con i colleghi di lavoro, ma non è completamente soddisfatta nè contenta. Ma c`è l`estate e Formia e una riflessione che è rivelatrice: “Inutile prefissarsi delle immagine di sè. Le piante non se lo chiedono perchè germogliano. Noi dovremmo fare lo stesso e seguire la nostra natura. Quello che sarà, sarà. In questa fase della mia vita ho provato a seguire i segnali, a capire cosa mi mancava”.
Un biglietto di ritorno per … casa
“Mi rendevo conto che ogni volta che qualcuno postava sui social le foto del mare, ci stavo male”. Per questo Formia è una boccata d`ossigeno. Compra, quindi, un biglietto per l`Italia e a gennaio 2016 fa una sorpresa a Mamma e Papà. Giorni belli culminati con una proposta particolare. “Passeggiando su via Vitruvio con mia Mamma, entriamo in un negozio. C`è una amica di famiglia a lavorarci, che è sorpresa di vedermi. Ne esce una proposta di lavoro. Ci penso. Mi dico tra me e me, mi tranquillizzo, vivo del mio lavoro e sono a casa. Accetto”. C`è per Francesca anche l`occasione di andare a vivere da sola. La nuova vita comincia a prendere forma.
La strada più difficile è a volte quella più ovvia
In questa nuova quotidianità Francesca si trova a suo agio, tra incontri vecchi e nuovi e la sorpresa di quanti non si aspettano di vederla nuovamente a Formia. A questa sorpresa c`è quella di non saperla a lavoro presso l`attività di famiglia, una nota agenzia assicurativa. All`inizio non ci dà peso, poi, però come un fiume carsico, l`idea si insinua: “Ma sai che c`è, vado a lavorare con Papà”. Una scelta che avrà una conseguenza imprevista.
Un`ispezione amministrativa che cambia tutto
Come ha già fatto con gli altri lavori in precedenza, Francesca si butta a capofitto sul lavoro. Passano i giorni, i mesi. Si immerge in una piacevole routine. Fino a quando, nel settembre 2017, mentre era a casa, riceve una chiamata dalla Madre: “France` vieni in agenzia c`è un`ispezione amministrativa”. Un colpo per Francesca. Già se li immagina questi ispettori. Belli attempati e invece … altro che vecchi, si trova davanti Alessandro … Con lui condividerà le successive settimane gomito a gomito. Durante il giorno, in agenzia, in giro per Formia la sera quando lui resta, per esigenze di lavoro, in città. Ne nasce qualcosa di speciale. Un incontro imprevisto, inaspettato fuori dai radar di Francesca che nel 2020 culminerà con una promessa di un SI eterno. In fondo, è proprio, cosí, come saggiamente ha riferito Francesca: inutile prefissarsi un`immagine di sè. Vero. Si finisce per esaurire energie preziose. Tanto è la vita a decidere. A noi il compito di prepararci. Prepararci alle montagne russe e alla rapida sterzata.