La prima foto, pubblicata pochi giorni fa dall’amico Tommaso Bosco, mi fa ritornare agli anni ’50 quando percorrevo da bambino questa rampa per andare da Castellone alle scuole elementari dell’ edificio comunale di Via Lavanga.
Era così questa rampa, a quei tempi, che si congiungeva alla Via Rubino.
Ora è modificata per la realizzazione della Via Mamurra negli anni ’60.
Se osservate bene la vecchia foto, le mura poligonali sono ancora più estese di come appaiono adesso.
In realtà parte di queste mura poligonali che oggi non vediamo, esistono ancora, ma sono nascoste dall’intonaco della costruzione sovrastante.
Un’altra situazione si sta fortunatamente verificando in questo piccolo tratto della Rampa di Capo Castello.
Sempre a fianco di queste mura antichissime , in più parti di questa rampa l’intonaco si sta staccando, ciò che ci permette di vedere interessanti strutture romane di epoca tardo-repubblicana.
Si notano infatti, anche se disturbate da portoni moderni, due arcate originarie di chiara epoca romana e due altre spalle di arcate lasciate a vista da un recente intervento edilizio privato che ha cercato di rispettare la storia.
Le arcate fanno pensare ad una sostruzione, anche se più piccola, simile a quella del tempio di Giove a Terracina.
Arcate simili presenti anche sul lato orientale di Castellone, pressappoco alla stessa quota, sono compatibili con la sostruzione del tempio sopra citato.
Al di sopra di queste strutture sorgeva ,infatti, un Capitolium localizzato a Via Capo Castello, forse dedicato alla Triade Capitolina Giove, Giunone e Minerva.
La presenza a Formia del Capitolium è confermata anche dalla base onoraria di Clodio Hilaro Biselliario.
In realtà l’altura che oggi chiamiamo Castellone, altro non era che l’arce della città romana di Formiae.
Come si vede, il tempo ci sta trasferendo la conoscenza di qualcosa che abbiamo sempre ipotizzato ma che solo ora sta emergendo con elementi concreti e incontestabili
Infine, l’altra foto ci offre la visione di tracce di una preesistente torre medievale, oggi purtroppo non più in essere.
L’ultima immagine anteguerra ci mostra predetta torre nonché la conferma di parte di mura poligonali tuttora ricoperte da intonaco.
Chissà quanti di voi sono passati per questa rampa di Castellone senza accorgersi di questi particolari.
Ovviamente, a chi è nato in questo quartiere non possono sfuggire le situazioni e i particolari rappresentati nelle immagini a corredo di questo articolo.
Non potevano sfuggire a Tommaso Bosco, all’architetto Antonio Padula, che me ne ha parlato più volte in proposito, e neppure a Michele De Santis che ha collaborato nella realizzazione di questo mio post.Raffaele Capolino