Il padel è uno sport di palla che si pratica a coppie, di derivazione tennistica.
Nel caso del padel il campo è chiuso ai 4 lati a eccezione di due porte laterali.
Il gioco si pratica con una racchetta denominata pala e delle palline esteticamente identiche a quelle di tennis, ma con meno pressione al loro interno per rendere il gioco leggermente più lento e i colpi e le sponde più gestibili.
Nel 1969 il messicano Enrique Corcuera, volendo costruire un campo di paddle tennis in casa sua ed essendoci dei muri proprio a ridosso dello spazio disponibile per tracciare il campo, concepì l’idea di considerare i muri come parte integrante del campo di gioco stesso.
Corcuera poi regolamentò il nuovo gioco e lo chiamò padel.
Il padel è uno degli sport più popolari in America Latina (in particolare in Argentina) e in Spagna con 4 milioni e mezzo di praticanti amatoriali oltre ad essere discretamente popolare anche in Portogallo e Svezia.
Negli ultimi 5 anni questo sport ha visto una forte crescita anche in Italia, dove il numero di campi è cresciuto di oltre l’800%, superando quota 1200 ad aprile 2020.
Il primo campo in Italia fu fatto nel 1991 a Costabissara in provincia di Vicenza per poi diffondersi negli anni novanta in Emilia Romagna, ed avere una grande diffusione nei circoli della capitale dal 2013 in poi.
Tuttora un terzo delle strutture sono nel Lazio, ma altre grandi città come Milano, Torino e Palermo stanno rapidamente investendo nella costruzione di nuovi campi per il numero sempre crescente di praticanti.
Attualmente il padel in Italia è gestito e organizzato, insieme al beach tennis, dalla FIT.
La prima coppia di atleti selezionati per rappresentare la nazionale italiana è composta da M. Dozio e E. Franco di Fagnano Olona, entrambi classe 90′.