A poche giornate dal termine del campionato di serie A, si mantiene viva la corsa scudetto, che tuttavia vede tirarsi incredibilmente fuori il Napoli dopo le due sconfitte consecutive con Fiorentina ed Empoli. La lotta rimane aperta dunque tra Milan e Inter, pronte a darsi battaglia fino all’ultimo minuto: chi la spunterà?
Suicidio Napoli: partenopei ormai fuori dai giochi
A fare notizia in questi giorni, prima ancora che il testa a testa tra Milan e Inter, è l’incredibile crollo del Napoli, che ha improvvisamente rinunciato a ogni velleità di scudetto portando a casa appena un punto nelle ultime 3 partite. Il pareggio subito a tempo scaduto con la Roma in 10 uomini, il 2-3 casalingo con la Fiorentina e lo stesso risultato patito al Castellani di Empoli – che tra l’altro non vinceva dal 12 dicembre, quando espugnò proprio il San Paolo-Maradona di Napoli – hanno fatto precipitare le quotazioni degli azzurri di Spalletti, vittime di un black out imprevedibile in un momento così delicato della stagione.
Se le gare contro giallorossi e viola rappresentavano comunque un ostacolo difficile vista la qualità delle due rose e si poteva mettere in conto una frenata, tutt’altro significato assume la sconfitta di Empoli, figlia di dieci minuti di follia calcistica, con il Napoli capace di farsi ribaltare, come raccontato dal portale Napolipiu.com, un tranquillo 2-0 proprio sul finire di gara.
La matematica lascia aperto ogni scenario, ma per i partenopei, come ormai notano anche gli analisti delle scommese sul calcio, ci vorrebbe ben più di un miracolo per tornare in pista, dovendo non soltanto puntare a vincere tutte le partite rimaste ma anche sperare in una serie di passi falsi di entrambe le milanesi. Forse a questo punto meglio guardarsi le spalle per non rischiare di finire addirittura quarti: la Juventus è lì vicino.
Solidità e concretezza, il Milan ci crede
Con il Napoli fuori dai giochi, sono Milan e Inter a lottare per lo scudetto in un testa a testa che sta entusiasmando tifosi e addetti ai lavori. Le due squadre non vivevano da tempo una battaglia così agguerrita, ricca di sorpassi e colpi di scena, e stanno rendendo onore a un torneo quanto mai difficile ed equilibrato.
I rossoneri, così come anche i cugini, hanno vissuto qualche momento di difficoltà nel corso della stagione, con diversi passi falsi che avevano fatto preoccupare non poco la tifoseria, ma Pioli e i suoi uomini hanno dimostrato di sapersi compattare e di lavorare tutti nella stessa direzione. È proprio la concretezza il valore principale di questa squadra, che nelle ultime settimane è riuscita a ottenere punti pesanti anche nelle gare meno brillanti (vedi l’1-0 all’Empoli e l’1-0 di Cagliari), a ribaltare la Lazio (2-1 all’Olimpico) e a dare il massimo negli scontri diretti battendo Inter e Napoli: il gruppo c’è e si vede la mano di un allenatore capace come Stefano Pioli, che come nota anche La Gazzetta dello Sport è riuscito a imprimere la sua impronta conquistandosi la fiducia di tutto l’ambiente. Attenzione dunque al Milan: i rossoneri venderanno cara la pelle fino all’ultimo!
L’Inter a caccia del secondo titolo consecutivo
Se per il Milan l’obiettivo è quello di riportare lo scudetto a casa dopo ben 11 anni, i nerazzurri intendono confermarsi per il secondo anno consecutivo, così da allungare sui rivali (attualmente la conta è di 19 scudetti a 18 e dimostrare di essere al momento la squadra da battere. Per Simone Inzaghi e i suoi uomini le prossime settimane saranno dunque importantissime, considerando anche che l’11 maggio si terrà l’attesissima finale di Coppa Italia contro la Juventus.
Peraltro, il calendario è sulla carta abbastanza favorevole all’Inter, che se la vedrà con squadre del calibro di Empoli, Udinese, Cagliari e Sampdoria (mentre al Milan toccheranno Fiorentina, Verona, Atalanta e Sassuolo), il che lascia ben sperare i tifosi soprattutto alla luce delle ultime ottime prestazioni. I più scaramantici non intendono ancora parlare di “doblete“, ma dati alla mano le possibilità di portare a casa entrambi i titoli sono elevate: fondamentale sarà mantenere alta la concentrazione, ma su questo Inzaghi ha dimostrato di saper lavorare egregiamente già in passato.