I nostri ragazzi privati della scuola (con loro massima gioia) ora sono privati dei campi di calcio. Tutto fermo dai primi calci alle categorie dilettantistiche maggiori nella regione Lazio. Il profumo dell’erba o della terra appena bagnata, i ruzzoloni giocando, l’incitamento del mister, il grido dei compagni e del pubblico, tutto già manca ai nostri ragazzi. Ma nel contempo come si può mantenere la distanza di un metro o evitare gli spogliatoi che lavorano a pieno ritmo? Ed ecco la rassegnazione anche se gli irriducibili affollano i campetti privati e le strade e i cortili condominiali.
Il calcio è nel sangue, è il vero virus che tutti amiamo. Da Roma apprendiamo che il Consiglio Direttivo del C.R. Lazio della Lega Nazionale Dilettanti , prende atto del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri emesso lo scorso 4 marzo 2020 con il quale vengono adottate misure di prevenzione, informazione, contrasto e contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19, osserva che nel predetto decreto è stata disposta la sospensione dell’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado e altresì che viene disposta la sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina svolti in ogni luogo sia pubblico che privato, tiene nella dovuta considerazione tutte le problematiche portate all’attenzione del Comitato Regionale Lazio in ordine alle naturali preoccupazioni delle famiglie e dei tesserati stessi, soprattutto di quelli in giovane età.
Valuta comunque l’ipotesi di consentire lo svolgimento dell’attività in assenza di pubblico, la stessa non appare praticabile in quanto, a prescindere dall’impossibilità di assicurarne l’effettiva applicazione, visto l’elevato numero di impianti interessati, comporterebbe comunque il mancato rispetto di alcune misure igienico sanitarie contenute nell’allegato 1 del citato Decreto, nello specifico quanto indicato dalla lettera d) “mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro”, considerato il susseguirsi di gare sul medesimo impianto nel fine settimana e che per ogni gara, benché “a porte chiuse”, è prevista, come da disposizioni della LND, la presenza di 70 tesserati oltre ai Direttori di gara, infine ritiene che, al fine di consentire la piena efficacia delle alternanze e abbinamenti in ordine all’utilizzo del medesimo impianto da parte di più squadre e/o più società, qualsiasi provvedimento da adottare non possa astenersi dall’interessare tutta l’attività sportiva svolta nella regione senza distinzione alcuna, all’unanimità dispone la sospensione, di ogni attività sportiva di ciascun Campionato e Torneo organizzato dal C.R. Lazio, senza esclusione alcuna fino al 15 marzo 2020 compreso, con conseguente slittamento dei calendari di due settimane rispetto alla data inizialmente prevista, assicurando, nel contempo, il rispetto dei tempi previsti dalla Lega Nazionale Dilettanti e dal Settore per l’Attività Giovanile e Scolastica, per le comunicazioni relative alle squadre interessate alla disputa delle manifestazioni a carattere nazionale (finali nazionali e gare spareggio/promozione).