Le ambizioni del Napoli e dell’Atalanta sono alte, così come lo sono state anche nelle precedenti stagioni. Le due squadre, attualmente e rispettivamente allenate da Luciano Spalletti e da Gian Piero Gasperini, hanno abituato tutti a lottare per i vertici della classifica e per arrivare fino in fondo in ogni competizione. In campo europeo, disputando soprattutto la Champions League, il cammino per entrambe è stato sempre piuttosto arduo. Parliamo di due grandi realtà del calcio italiano, che però, così come altre, non riescono ancora ad affermarsi a certi livelli. Per competere alla pari con squadre come il Bayern Monaco, il Manchester City o il PSG ci vuole ben altro, forse una potenza economica che è provvisoriamente inaccessibile.
I partenopei non hanno avuto modo di misurarsi in Champions League quest’anno, considerato il quarto posto perso all’ultima giornata della scorsa stagione. I bergamaschi, invece, hanno pagato a caro prezzo la sconfitta interna nello scontro decisivo contro il Villarreal, prossimo avversario della Juventus agli ottavi di finale. Nel girone con i Sottomarini gialli, con il Manchester United e con lo Young Boys, l’Atalanta è riuscita perlomeno a conquistare il terzo posto e ad accedere all’Europa League. Il Napoli, già dall’inizio nella suddetta competizione, ha rischiato la stessa sorte dei ragazzi di Gasperini. Lo spettro della retrocessione nella coppa minore, in questo caso la Conference League, è stato ad un passo dal concretizzarsi.
La vittoria interna nello scontro diretto contro il Leicester, ha permesso alla squadra di Spalletti di ottenere il secondo piazzamento del girone e di agguantare la qualificazione ai sedicesimi di finale. Con il primo posto, conquistato alla fine dallo Spartak Mosca, gli azzurri avrebbero potuto evitare un turno in più e sarebbero potuti passare direttamente agli ottavi di finale. Discorso impossibile per le squadre che, come l’Atalanta, sono scese dalla Champions League. Quest’ultime, infatti, pur essendo di una caratura superiore rispetto a gran parte delle squadre che militano in Europa League, sono costrette a disputare i sedicesimi da non teste di serie. Per il Napoli e per l’Atalanta sarebbe stato comunque impossibile affrontarsi fin da subito, perché il regolamento non prevede un incontro così prematuro tra due squadre dello stesso paese. Dagli ottavi di finale in poi, questo sarà possibile.
Se il Napoli, soprattutto dopo lo splendido inizio di stagione, era già considerato favorito. I pronostici sul torneo dell’Europa League, indicavano gli azzurri al fianco dei nomi più prestigiosi della competizione continentale. Stesso discorso lo si può tranquillamente fare per l’Atalanta. Entrambe giocheranno per arrivare fino in fondo, le carte in regola per portare a casa il trofeo ci sono sicuramente. Il cammino dei bergamaschi non inizierà con un ostacolo troppo grande, considerando il fatto che gli avversari della squadra di Gasperini saranno i greci dell’Olympiacos. I partenopei avranno a che fare con un avversario certamente più temibile: il Barcellona. La squadra allenata da Xavi è tornata in Europa League a distanza di 21 anni, complice il terzo posto ottenuto nel girone di Champions League con Bayern Monaco, Benfica e Dinamo Kiev.