Italia Nostra Lazio tramite chi scrive mette le mani avanti e avvisa il Parco Regionale della Riviera di Ulisse che certe operazioni non sono per nulla chiare e l’associazione ambientalista che ha ideato il Parco Regionale di Gianola e del Monte di Scauri non starà a guardare. Che nessuno provi a trasformarlo in un Parco Pubblico tramite spezzatini pilotati ma è e deve restare un parco regionale e le aree archeologiche non debbono passare di mano nelle competenze.
Chi sta brigando a danno del nostro patrimonio storico e archeologico sia di Gianola che di Scauri è avvisato: come già in passato grideremo giù le mani dal nostro patrimonio e vi assicuro che la comunità reagirà. Ringraziamo l’architetto Salvatore Ciccone da sempre un combattente in particolare per il versante di Gianola che condivide le nostre tematiche e battaglie. Per la cronaca il complesso della Villa Romana è pubblicizzata in vendita su rivista specializzata per due milioni e cinquecentomila euro. Ma l’area archeologica non è semplicemente la Torre dei Mulini ma l’intera area che una volta era tenuta dei principi Caracciolo – Carafa duchi di Traetto.
Quindi i Criptoportici, le Mure Megalitiche e i passaggi della Villa Romana decorati con figure che si stanno sbiadendo. Ebbene questa villa romana che è lo scrigno della storia scaurese va preservato. Il Parco Regionale non può fare Ponzio Pilato. Acquisiremo tutta la documentazione e informeremo sia il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che il Soprintendente Francesco Di Mario. E se necessario la Procura della Repubblica di Cassino competente per territorio.