Nicolò Martinenghi ha vinto una gara che entrerà nella storia del nuoto italiano

Le Olimpiadi di Parigi ci regalano una domenica che non sarà facile scordare. Oro italiano nel nuoto con Nicolò Martinenghi, nei 100 rana. Una straordinaria vittoria su due grandi rivali come Adam Peaty e Nic Fink. Ventiquattro anni prima c’era riuscito Domenico Fioravanti, a Sydney (17 settembre 2000). Oggi con Tete, com’è chiamato il varesino di 24 anni, l’Italia guadagna la prima medaglia d’oro dei Giochi Olimpici. L’azzurro batte il forte britannico Adam Peaty, già re della rana tornato a gareggiare ad altissimi livelli dopo un periodo di depressione. Per lui secondo posto ex aequo con l’americano Fink.

Martinenghi ha all’attivo altre due medaglie olimpiche, entrambe alle Olimpiadi di Tokyo: bronzo nei 100 metri rana e nei 4×100 metri misti. Quella di questa domenica è una vittoria epica, poiché enorme il valore degli avversari, soprattutto se si pensa a Peaty. Una gara stupenda, con il tempo di 59”03 (non comunque un tempone, ma non ha importanza!). Si è trattata di una lotta serrata, con un’appassionanate sfida tra il nuotatore italiano e gli altri due, il britannico e l’americano. “Mostri” del nuoto che, fianco a fianco, si sono giocati con impeto il podio più alto dei 100 metri rana.

Il nuoto è una disciplina difficile e il nuotatore, quando si issa sul bordo della piscina, è nel massimo della concentrazione. Sa che in poco tempo si può passare dalla gloria alla caduta e viceversa. Martinenghi è stato bravo e ha regalato all’Italia il primo oro a Parigi 2024.

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Pierluigi Larotonda
Laureato in Economia, ha collaborato col giornale web primaPrato, cronaca, e con Bisenziosette, settimanale carta stampata, occupandosi soprattutto di arte e libri. Ha scritto alcuni articoli culturali su Affari Italiani (2009). Conduce da molti anni il programma culturale Racconti Urbani su Radiocanale7 (arte, letteratura, storie metropolitane). Accanito lettore, tra i suoi libri l'almanacco calcistico NAZIONALI SENZA FILTRO (prefazione dell'osservatore tecnico azzurro del 2006, Giampiero Ceccarelli) e il saggio inchiesta IL DELITTO AMMATURO (presentato in Sala Stampa Camera dei Deputati l'8 novembre 2022 e con prefazione del giornalista Simone Di Meo).