SCUOLA – Programmazione, controlli, monitoraggio e tracciamento. Questi devono essere gli elementi su cui fondare la riapertura delle scuole, di ogni ordine e grado, se vogliamo garantire sicurezza ai nostri ragazzi, al personale, docente e non, compreso quello delle ditte esterne, e alle famiglie. Fallire il rientro a scuola in presenza sarebbe, infatti, una sconfitta che non possiamo permetterci perché significa incidere in modo negativo e duraturo sulle future generazioni.
Tra un paio di settimane suonerà la prima campanella per gli studenti del Lazio e, ad oggi, non esiste alcuna certezza sulle misure che si intendono mettere in atto per evitare chiusure, Dad e disfunzioni che hanno caratterizzato gli anni precedenti. Ogni ritardo non è accettabile ed avere un quadro preciso di quanto si intende mettere in atto è fondamentale. In questo contesto come gruppo consiliare regionale di Forza Italia abbiamo presentato una interrogazione urgente a risposta immediata per sapere dal presidente Zingaretti e dagli assessori competenti in materia quale programmazione a breve, medio e lungo termine sia stata definita dalla Regione Lazio, fermo restando la ricezione delle direttive di ordine nazionale, al fine di assicurare il controllo serrato della diffusione del Covid 19 e quindi la sicurezza nelle scuole per l’annualità 2021 – 2022, per tutto il personale impiegato, gli studenti e le famiglie.
Si tratta del terzo anno scolastico segnato dalla convivenza con la pandemia da Covid 19 che ha influito, tra quarantene, sospensioni, Dad, in modo sostanziale sulla formazione degli studenti e delle future generazioni. Il tema prioritario oggi è evitare che la scuola si svolga con un sistema “a singhiozzo” creando disagi e disorientamento per i docenti ed inficiando l’apprendimento continuativo dei ragazzi di ogni età. Stando a quanto si apprende nel Lazio, a partire dalla prima campanella di settembre, gli alunni delle scuole primarie e secondarie saranno sottoposti a 18 mila test salivari per la rilevazione del virus.
Nel Lazio i test salivari a disposizione per la prima tranche di controlli a campione nelle scuole saranno circa 18mila. Nonostante questo restano ancora molti nodi da sciogliere al fine di assicurare la massima sicurezza soprattutto delle scuole elementari e medie. Non risulta al momento, nonostante il tempo sia strettissimo, una programmazione oculata dei controlli da svolgere, delle modalità di effettuazione, nonché di chi dovrà fare i controlli all’ingresso in classe, al fine di dare anche le famiglie il più alto grado di sicurezza in termini di monitoraggio e riduzione del rischio di contrarre o diffondere il Covid 19 in ambito scolastico. Intercettare precocemente eventuali incrementi dei positivi o l’insorgenza di focolai per consentire alla autorità sanitarie di ridurre al minimo la chiusura di classi ed istituti era e resta la priorità, ma al momento la sensazione è che si stia navigando a vista”.
Lo dichiarano in una nota congiunta il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Giuseppe Simeone, e i consiglieri regionali di Forza Italia, Fabio Capolei ed Enrico Cavallari