La sezione minturnese di Fratelli d’Italia pone la sua attenzione sulla struttura denominata “Casa dei bambini”.
La gestione della “Casa dei bambini” da parte di questa amministrazione è un chiaro esempio di politica dispotica e isteria decisionale.
Negli ultimi 5 anni questa struttura non ha trovato letteralmente pace né c’è stata un unicità di indirizzo con l’unica conseguenza che una delle più prestigiose dimore del patrimonio storico minturnese ora vive in uno stato di disuso e abbandono.
La sua storia recente è a dir poco controversa.
Fino al 2016, i suoi locali ospitavano l’asilo nido comunale, servizio che durante questa consiliatura non è stato mai attivato.
Poco dopo l’insediamento dell’attuale amministrazione comunale, “La casa dei bambini” doveva essere l’ubicazione di un istituto a indirizzo montessiorano, progetto ben presto cassato dalla regione e finito nel dimenticatoio.
Nel 2017, la struttura era stata concessa in comodato d’uso gratuito alla parrocchia dell’Immacolata per il piano terra e all’associazione Italia Nostra, per la parte superiore, dove insisteva la biblioteca “Enzo Integlia”.
Ma l’ennesimo colpo di mano sulla struttura, avveniva a inizio 2020 quando l’amministrazione revocava la concessione alla parrocchia e a Italia Nostra e intimava, con meno di 20 giorni di preavviso, il rilascio dei locali, interrompendo bruscamente le proficue attività che si svolgevano al suo interno.
All’epoca, veniva dichiarato che l’urgenza di quello sfratto coatto era dovuto al fatto che in quella struttura doveva essere aperto un Centro educativo per minori in difficoltà.
La verità è che, a oggi, la struttura è completamente in disuso e abbandonata con insegne arrugginite, erba alta e rifiuti nel cortile.
Insomma, dopo 15 mesi da quell’annuncio, sembra ancora che non sia iniziato nessun lavoro per questa ennesima fantomatica destinazione d’uso.
Fratelli d’Italia chiede all’attuale Amministrazione di fare chiarezza sulle tempistiche del progetto enunciato e ci tiene a sottolineare l’attenzione e il rispetto che merita una dimora del patrimonio comunale dall’indubbio valore storico.
Un popolo che non rispetta la sua storia è destinato a non avere futuro.