Pronto Soccorso: Lazio allo stremo. Servono interventi straordinari – “Una situazione drammatica che, purtroppo, non troverà soluzione nell’immediato. E’ quella in cui versano i pronto soccorso della regione Lazio, acuita dal periodo pandemico, riemersa con ulteriore prepotenza, con la fine del periodo di emergenza. La risposta fornita oggi, nel corso del question time, dall’assessore alla sanità, Alessio D’Amato, all’interrogazione che ho presentato, prendendo spunto da molteplici sollecitazioni ricevute da parte di cittadini ed operatori, è stata deludente, quanto prevedibile. Avevamo chiesto, preso atto dell’emergenza in atto da anni, quali dettagliate misure straordinarie di adeguamento del personale e dei posti letto intendessero mettere in atto nell’immediato al fine di evitare l’ulteriore tracollo dei Pronto soccorso degli ospedali del Lazio nel rispetto delle esigenze di cittadini e personale sanitario nonché della qualità nell’erogazione dei servizi.
L’assessore ci ha elencato quanto già noto, dall’integrazione, per un numero totale di 700, dei posti letto in terapia e sub intendiva nei nostri ospedali entro fine anno, all’attuazione degli interventi previsti dal decreto del 2020 concernente le misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid – 19, fino alle problematiche connesse al reperimento del personale da destinare alle strutture di emergenza urgenza con concorsi che vanno deserti e sempre più medici che preferiscono optare per altre soluzioni piuttosto che accedere a pronto soccorso che hanno le caratteristiche di una trincea piuttosto che di un luogo di cura. Nessuno pensa che criticità di questa portata possano essere risolte usando la bacchetta magica. Ma siamo altresì convinti che con pragmatismo e determinazione passo dopo passo la situazione possa essere affrontata e risolta. Da una parte, infatti, abbiamo chiesto all’assessore di procedere alla definizione di tutte le azioni necessarie presso il Governo al fine di rivedere l’accesso a numero chiuso alle facoltà di medicina, ad ampliare le borse di specializzazione nonché i contratti per chi sceglie di prestare il proprio servizio nelle strutture di emergenza ed urgenza.
Contestualmente non possiamo no0n affrontare le criticità contingenti che rischiano la paralisi degli unici punti di accesso alla cura che i nostri cittadini riconoscono, che sono appunto i pronto soccorso. Questo significa mettere in campo interventi straordinari per evitare che con il periodo di legittime ferie il personale sia ulteriormente sottodimensionato, per mettere in campo percorsi che possano evitare la promiscuità che oggi contraddistingue le attese dei pazienti in attesa di un posto letto o delle visite nonché per dare a tutti gli operatori sanitari ambienti adeguati per svolgere al meglio il proprio lavoro. persone. Dobbiamo tutti sentire il dovere di intervenire e superare gli ostacoli in essere. Non possiamo continuare a nasconderci dietro al “stiamo lavorando per voi”. Dobbiamo fare in modo di non spostare l’asticella a settembre o all’anno prossimo ma ad oggi”. Lo dichiara in una nota il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale del Lazio Giuseppe Simeone.