Paola Villa: Attacco alle fonti d’acqua – “Ieri a Isola del Liri si è tenuto un Convegno del Movimento Blu Nazionale. Chiare alcune considerazioni:
đ. Il tema đŽđ°đžđđŽ dovrebbe occupare il centro della scena politica nazionale, regionale e locale. Oltre lâ80% delle quote societarie private di chi gestisce le nostre reti idriche ( Acea; AcquaLatina; AcquaCampania; Umbriacque; Siciliacque; Gesesa; GoriâŚ) è in mano a due multinazionali francesi VEOLIA e SUEZ.
đŽ. Il ricorrere, âogni tantoâ, alle âcrisi idricheâ, cioè a periodi di carenza di acqua serve innanzitutto per đđŻđšđźđ°đ°đŽđżđ˛ fondi pubblici, una volta dichiarato lo stato di calamitĂ , si riverseranno nelle casse dei gestori ingenti quantitĂ di denaro, che loro stessi gestiranno e che vista âlâemergenzaâ nessuno controllerĂ ( es. la costruzione del campo pozzi a Formia, dove si rischia di pescare acqua salmastra e non sono risolutivi nĂŠ per la siccitĂ estiva nĂŠ per la torbiditĂ invernale e sono costati oltre 1milione e 400mila euro).
đŻ.Lâinformazione è completamente assoggettata ai gestori, con la vendita di banner pubblicitari e la compera di intere pagine di giornali, tutta lâeditoria evita âaccuratamenteâ di parlare dei falsi bilanci di alcuni gestori, di piani degli investimenti mai attuati, di inadempienza contrattuale e commistione tra incarichi nei consigli di amministrazione, incarichi di consulenze, politici e amministratori.
đ°. I fondi del PNRR nel settore idrico nazionale prevedono due finestre: una di 607 milioni di euro con scadenza 2024 e lâaltra di 293 milioni di euro con scadenza 2026, fondi che dovrebbero rappresentare unâoccasione di miglioramento della rete idrica, ma che rappresenteranno un modo per gestire appalti, fare clientele e investire sulla tecnologia che garantisce il business della parte privata, ad esempio la sostituzione dei vecchi contatori in modo da garantire al gestore le minori dispersioni amministrative, mentre quelle fisiche continueranno âa scorrereâ. I fondi PNRR se non controllati, rappresentano appalti, gare, lavoro, clientele e voto clientelare, ciò lo afferma in primis la Corte dei Conti.
đą.La proposta, voluta dai gestori privati e da una gran parte della politica dellâATO UNICO REGIONALE, qualora dovesse essere attuata, renderĂ le nostre fonti, gli invasi, le sorgenti, le reti di distribuzione e le falde sotterranee sempre piĂš gestite dai privati, sempre piĂš in mano alle multinazionali, sempre piĂš soggette alla logica di mercato trattando lâacqua sempre piĂš come una merce e sempre meno come un bene comune.
Informazione e Formazione le due parole chiave per combattere tutto questo. Si continua⌠đť.đŻ. đ˛ đśđťđđŽđťđđź đŽ đđźđżđşđśđŽ đđśđŽđşđź đŽđš đđŻđ˛đđśđşđź đ´đśđźđżđťđź đąđś đťđźđť đ˝đźđđŽđŻđśđšđśđĂ đąđ˛đšđšâđŽđ°đžđđŽ” Lo comunica Paola Villa, candidata alla Regione Lazio, in una nota stampa.