ONOREVOLE TRANO: “MAI PIU’ UN CASO LOAS, STO GIA’ LAVORANDO PER DARE RISPOSTE ALLE RICHIESTE RICEVUTE DAI CITTADINI NEL CONVEGNO TENUTO AD APRILIA”
Afferma: “Non è stato semplice a venti giorni di distanza da un incendio catastrofico come quello dell’azienda di recupero rifiuti Loas di Aprilia confrontarmi direttamente con i cittadini, comprensibilmente spaventati dalle possibili ripercussioni sulla loro salute delle sostanze andate in fiamme, considerando anche i preoccupanti livelli di inquinamento dell’aria registrati dall’Arpa Lazio dopo il rogo.

Onorevole Raffaele Trano

In casi del genere, però, non ci si può limitare a presentare un’interrogazione o a prendere un’iniziativa sulla scorta del parere degli esperti. Va ascoltata la comunità, chi da anni vive e soffre a causa di un’incredibile concentrazione di aziende a rischio in una porzione ristretta di territorio e che negli ultimi tempi deve anche fare i conti con chi sta lasciando che soprattutto l’area al confine tra le province di Roma e Latina si trasformi in un territorio altamente pericoloso. I contributi forniti dai molti cittadini intervenuti al convegno che ho organizzato il 28 agosto scorso presso l’hotel Enea di Aprilia sono stati importanti e già sto esaminando tutte le loro richieste e cercando di far luce sui loro tanti dubbi. Ho trovato, tra le diverse indicazioni, molto interessante soprattutto quella sull’allarme relativo alla Loas lanciato dai Vigili del fuoco oltre un anno fa, specificando in una nota diretta al Comune che l’azienda aveva ammassato molti più rifiuti di quelli che era autorizzata a stoccare. E significativi sono stati i contributi del tecnico Giorgio Libralato, della biologa Nicoletta Valle, del consigliere Davide Zingaretti e dell’assessore Monica Laurenzi, la quale non può comunque minimizzare il ruolo che lo stesso Comune deve avere per prevenire disastri come quello della Loas.

Sarà ora mia cura sollecitare tutte le istituzioni competenti ad attivarsi per evitare il più possibile roghi del genere, considerando anche che uno dei primi obblighi degli enti locali è la tutela della salute pubblica. Ho già interessato al caso il ministro dell’ambiente Sergio Costa e spero con il ministro di arrivare a un sistema di costante monitoraggio di aziende come la Loas e a migliorare la sicurezza di quelle a rischio di incidente rilevante.

Non serve avere aziende perfette sulla carta e poi lasciare che non rispettino le disposizioni date loro in sede di autorizzazione. Se dovessero essere confermate eventuali responsabilità da parte di qualche ente incaricato della vigilanza o della messa in sicurezza della Loas, che magari non ha proceduto con atti di sua competenza, non esiterò inoltre a presentare una denuncia alla magistratura competente”.