Marcelli: musicoterapia nelle cure oncologiche – “La malattia oncologica determina un vortice emotivo di forte disagio quotidiano nei pazienti e nei familiari. Come istituzioni abbiamo il compito di assicurare un’adeguata assistenza sanitaria ai malati per combattere la malattia, senza sottovalutare l’impegno nel promuovere tutte le iniziative possibili per ridurre gli stati d’ansia e lo stress percepito durante le sedute di radioterapia e chemioterapia.
Marcelli: musicoterapia nelle cure oncologiche – Da qui la mozione che ho presentato in mattinata con la quale si impegna la Giunta regionale ad assumere le opportune iniziative volte ad allestire in tutti i reparti di radioterapia e chemioterapia della regione apparecchiature tecnologiche per la musicoterapia, in modo da realizzare un ambiente favorevole attorno ai pazienti, ai sanitari e ai familiari tramite sale multidisciplinari emozionali”.
Così in una nota il Capogruppo M5S alla Regione Lazio Loreto Marcelli.
Marcelli: musicoterapia nelle cure oncologiche –“L’obiettivo – aggiunge Marcelli – sollecitato da numerose associazioni che si occupano di sostenere i pazienti oncologici e da una particolare sensibilità che a livello nazionale si sta sviluppando su questo tema – è quello di stimolare il paziente verso pensieri positivi, fondamentali per favorire una collaborazione più attiva alla terapia oncologica.
Tra l’altro, i pazienti, sia in day hospital che nelle camere della degenza, spesso trascorrono moltissime ore in solitudine e con lo stress per la terapia alla quale si stanno sottoponendo. Dobbiamo mettere in campo tutte le soluzioni possibili affinché ci sia una migliore risposta ai trattamenti farmacologici e una riduzione degli effetti collaterali di terapie così invasive. Numerosi e autorevoli studi hanno dimostrato la validità della musicoterapia che, va detto in maniera chiara, non influisce direttamente sul cancro, ma che può produrre un notevole impatto sull’umore del malato e, talvolta, può fare la differenza nel modo in cui egli affronta la propria patologia”, conclude il capogruppo alla Pisana.