FONDI VERA, in una nota stampa comunica: “Mercoledì 23 Giugno, presso la splendida cornice del Teatro all’aperto “Ettore Scola” della Casa del Cinema di Roma, si è tenuto l’evento di presentazione del repertorio dei prodotti enogastronomici De.Co. (Denominazione di origine Comunale) dell’intero territorio regionale. Alla presenza di oltre 70 tra Sindaci e Amministratori dei Comuni del Lazio, l’Anci ha ufficializzato l’elenco delle Città coinvolte, in un progetto che dal 2015 ad oggi ha visto la partecipazione di ben 46 Amministrazioni.
Il Progetto “Origine Comune” ha l’obiettivo di difendere e promuovere le tipicità enogastronomiche del Lazio ed ambisce portare le eccellenze del territorio laziale fuori dai confini regionali, in Italia e in Europa. Ci è dispiaciuto constatare come per questa Edizione il nostro territorio sia risultato assente: una decisione che non condividiamo e lascia perplessi. Per questo motivo, durante la seduta di Consiglio Comunale di ieri, Mercoledì 30 Giugno, il Capogruppo Consiliare di Fondi Vera, Francesco Ciccone, ha presentato un’interpellanza al Sindaco al fine di conoscere la motivazione per cui il Comune di Fondi non ha ritenuto opportuno partecipare all’iniziativa e chiarire se è intenzione dell’Amministrazione Comunale promuovere l’istituzione di un marchio di Denominazione Comunale che valorizzi e tuteli l’unicità delle produzioni locali.
Questo il testo completo dell’interpellanza:
“Gentile Sindaco, lo scorso 23 Giugno, presso la splendida cornice del Teatro all’aperto “Ettore Scola” della Casa del Cinema di Roma, si è tenuto l’evento di presentazione del repertorio dei prodotti enogastronomici De.Co. (Denominazione di origine Comunale) dell’intero territorio regionale. Alla presenza di oltre 70 tra Sindaci e Amministratori dei Comuni del Lazio, l’Anci ha ufficializzato l’elenco delle Città coinvolte, in un progetto che dal 2015 ad oggi ha visto la partecipazione di ben 46 Amministrazioni.
Il Progetto “Origine Comune” ha l’obiettivo di difendere e promuovere le tipicità enogastronomiche del Lazio ed ambisce a portare le eccellenze del territorio laziale fuori dai confini regionali, in Italia e in Europa. Siamo di fronte ad un’iniziativa che mira a sostenere l’economia locale di numerosi Comuni, realtà che possono trovare nelle produzioni tipiche del territorio una risorsa su cui riprogrammare il proprio sviluppo. Pertanto condividiamo a pieno lo scopo di tutela della diversità e della qualità dei prodotti agroalimentari che contribuiscono a far emergere la specificità di ogni singolo Comune.
Il ruolo di Anci Lazio, soprattutto in questo ambito, è quello di mettere tutti i Comuni in condizione di seguire un modello standard di Regolamento Comunale per il riconoscimento delle Denominazioni Comunali. Anci Lazio promuove un modello organizzativo attraverso cui i Comuni procedono alla dichiarazione di «Denominazione Comunale di Origine» (De.C.O.) di produzioni agroalimentari locali e, quindi al loro inserimento nel repertorio regionale De.C.O. Anci Lazio, attraverso il partner tecnico che verifica la sussistenza dei requisiti minimi per l’accesso al procedimento e costituisce il tavolo De.C.O. con gli stakeholders (Amministrazione Comunale, aziende produttrici e partner tecnico).
Mi è dispiaciuto constatare come per questa Edizione il nostro territorio sia risultato assente.
Voglio approfittare per ribadire l’importanza di istituire anche nella nostra Città un marchio De.Co.
Le De.Co. rappresentano un cambiamento di rotta nell’ambito della salvaguardia delle identità territoriali legate alla tradizione agroalimentare ed enogastronomica di un luogo. Sono un valido strumento per tutelare le specificità locali e la cultura della comunità, diffondere lo sviluppo sostenibile del territorio, fare perno sugli aspetti endogeni come leva di crescita sociale ed economica. Le De.Co. costituiscono elemento qualificante del prodotto, che lo lega in modo inconfondibile a un luogo fisico di appartenenza, valorizzandone la storia e l’identità. In altri termini, un certificato con il quale il Sindaco, a seguito di una delibera comunale, attesta, il luogo di“nascita” e di“crescita” di un prodotto che ha un forte e significativo valore identitario per una Comunità.
I produttori e tutta la filiera presente nella Città di Fondi potrebbero trarre lustro da questo riconoscimento che il Comune attribuisce ad alcune preparazioni alimentari, a tutti quei prodotti ritenuti in qualche modo “tipici” o legati storicamente al luogo, e che non hanno altri riconoscimenti.
La De.Co. dimostra l’origine locale del prodotto, ne racconta e fissa la sua composizione e ne garantisce gli ingredienti ai produttori del territorio ed ai consumatori. Non un marchio europeo ovviamente, ma un riconoscimento attribuito dall’Amministrazione Comunale attraverso un preciso iter.
Il marchio De.Co. prevede la costituzione di una Commissione apposita, cui far pervenire le richieste dei produttori che intenderanno proporre il loro prodotto per il riconoscimento. Dopo valutazione a cura della Commissione, il prodotto viene accettato o meno. Marchi di garanzia nati in seguito alla Legge n. 142 dell’8 Giugno 1990, che dà ai Comuni la facoltà di disciplinare in materia di valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali, ma mai presi in considerazione nella nostra Fondi.
E’ un modo anche di fare marketing territoriale e dare un’identità riconosciuta a un prodotto locale. Può essere De.Co. anche una festa legata alla tradizione di un piatto o di un prodotto, con una certa storicità e legata alla Comunità. Si può, infine, tutelare anche un sapere legato al territorio, come una tecnica di pesca o la coltivazione di un terreno.
Le chiedo, dunque, Signor Sindaco di:
- conoscere la motivazione per cui il Comune di Fondi non ha ritenuto opportuno partecipare all’iniziativa di Anci e Regione Lazio;
- spiegare se è intenzione di questa Amministrazione Comunale promuovere l’istituzione di un marchio di Denominazione Comunale che valorizzi e tuteli l’unicità delle produzioni locali.
Grazie”.“