Per il Comitato Permanente per l’Incolumità Stradale degli Abitanti di Formia Gaetano Quercia, già assessore alla viabilità, e Gaetano Merenna, già consigliere comunale, hanno scritto una lettera pubblica a varie autorità quali Maurizio Falco Prefetto di Latina, presidente della Regione Lazio on. Nicola Zingaretti, sen. Claudio Fazzone – F.I., on. Claudio Durigon – Lega, on. Nico Stumpo – LEU, on. Raffaele Trano – Movimento 5 Stelle, on. Francesco Ziccheri – Lega, cons. reg. Orlando Tripodi – Lega, cons. reg. Giuseppe Simeone – F.I., cons. reg. Enrico Forte – P.D., cons. reg. Salvatore La Penna – P.D., cons. reg. Gaia Pernarella – Movimento 5 Stelle, presidente della Provincia di Latina Carlo Medici, responsabile p.t. del coordinamento territoriale Anas-Tirrenica Lazio, responsabile p.t. del coordinamento territoriale Azienda Strade Lazio – Astral: ingegnere De Angelis, sindaco di Formia professoressa Paola Villa, presidente del cons. comunale di Formia Pasquale Di Gabriele, tutti i consiglieri comunali della città di Formia per il tramite del presidente del consiglio, presidente Confcommercio Lazio sud dr. Giovanni Acampora, presidente As.Com. – Formia dr. Giovanni Orlandi e organi d’informazione.
La lettera recita testualmente: “Cari politici, i Fondi Europei sono l’ultima speranza per la pedemontana: ora o mai più! Con ostentata sfrontatezza quattro stagioni ad ogni campagna elettorale, specie quella per la Regione Lazio, tutti i politici di rango regionale e nazionale, senza alcuna distinzione partitica, vengono a mietere fior di consensi, promettendo la sempreverde e immancabile favoletta della Pedemontana!
Fiumi di demagogici giuramenti, di costosissime progettazioni, di grafici “usa e getta”, per rinnovare il “cambialone politico” di questa fantomatica strada pedemontana, principale ed unica arteria viaria di collegamento tra la fascia costiera del Lazio meridionale con la Campania e la dorsale adriatica verso la Ciociaria.
Per continuare ancora in tema di proclami, qual è l’attenzione che tutti i sindaci e le amministrazioni del sud Pontino dedicano a tutela della nostra popolazione? E’ pensabile che Il traffico nazionale che si riversa sui viadotti formiani sia un problema che riguarda solo Formia? Ma niente la litoranea via Unità d’Italia è diventata sulla pelle dei formiani un’autostrada senza pedaggio per il porto di Gaeta, per il Mof di Fondi e anche addirittura per la Roma-Civitavecchia?
L’Anas ha l’obbligo di riesumare dai suoi impolverati cassetti i ben cinque progetti di attraversamento della città di Formia, da noi cittadini salatamente pagati, e il dovere di rilanciare “a vista” sui tavoli della politica la questione del traffico e della sicurezza stradale che afferisce ad una delle strade più trafficate di tutta l’Italia.
L’Anas si risvegliasse dal suo soporifero letargo e dalla coltre di disinteresse verso il nostro territorio; emblematica a tal proposito è la vicenda della rotonda di Acqualonga che, così continuando a mietere incidenti a raffica, porteremo di filato alla Procura della Repubblica.
E poi, venendo all’amministrazione comunale formiana, che fine ha fatto la richiesta del finanziamento di circa cinque milioni di euro da questa avanzata al ministero delle infrastrutture per l’indispensabile messa in sicurezza degli otto viadotti comunali e così pure dove giacciono le sue ulteriori richieste comunali inviate sul tavolo dell’unico veramente impegnato interlocutore per i nostri territori, sua eccellenza il signor Prefetto dr. Falco?
L’amministrazione comunale, visto che non ci risultano suoi adeguati riferimenti nazionali, deve impegnarsi a riannodare l’attuale, lacerato rapporto con tutte le forze di opposizione e farsi da queste supportare per presentarsi, unitariamente coesi, a battere cassa nelle decisionali sedi nazionali.
Basta con questo “campionato mondiale di chiacchiere”: chi tecnicamente o politicamente ha veramente la volontà d’impegnarsi per tutti i cittadini del sud Pontino deve “ricercare a vista i finanziamenti necessari” per procedere con immediatezza e, soprattutto, anche con certezza di tempi.
Tanto perché l’attuale, drammatica emergenza coronavirus che stiamo vivendo potrebbe paradossalmente rivelarsi come l’irripetibile occasione per inserirsi nell’ambito dei progetti finanziabili con i fondi europei dei recovery funds: ora o mai più!
Con le tante risorse potenzialmente disponibili, si potrebbe così affrontare e risolvere non solo l’attuale emergenza, ma finalmente risarcirci con una strada, sia essa definibile ancora come Pedemontana o quant’altro oggi realizzabile, che ormai da troppo tempo l’intera popolazione del comprensorio aspetta quasi come un miracolo!”
Infine un’ultima, specifica riflessione deve qui essere rivolta indistintamente a tutti gli amministratori comunali che hanno il dovere, partendo dal mummificato piano urbano del traffico e finendo al “privatizzato ponte Tallini” ed anche a quel sbarrato ponticello che da anni e anni ostruisce la cd. Formia – Sparanise, di più adeguatamente attivarsi sull’improcrastinabile tema della viabilità ovvero della nostra salute e della nostra sicurezza”.