Il Partito Democratico di Formia interviene sul dibattito dell’estensione del servizio di emodinamica con un documento a firma congiunta del presidente Gennaro Ciaramella e del segretario Luca Magliozzi c he riportiamo integralmente prima di fare le nostre considerazioni: “L’estensione del servizio di emodinamica a 12 ore è un fatto assolutamente positivo. Si tratta di una notizia che il nostro territorio aspetta da molto tempo, considerata l’importanza dell’emodinamica nella cura dell’infarto, per la quale vogliamo fare il nostro plauso al Direttore Casati e all’azienda tutta. Siamo convinti e consapevoli, allo stesso tempo, di come questo non sia un punto di arrivo. L’Ospedale di Formia deve essere ulteriormente “riempito” dei servizi che un DEA, come è il nostro, deve garantire.
Sappiamo bene che non è semplice: il commissariamento della sanità laziale ha prodotto tagli e disservizi che hanno generato criticità in tutta la regione e, in particolare, nelle piccole realtà territoriali come la nostra. Finalmente, però, quella stagione è alle spalle. Grazie al lavoro straordinario delle giunte Zingaretti si è chiusa la fase dei tagli e si è aperta la fase degli investimenti. Tra questi, il nuovo Ospedale del Golfo che sorgerà a Formia e darà un grande contributo a tutto il Lazio meridionale in termini sanitari ed economici. Un progetto che, come centro-sinistra, ci soddisfa e ci inorgoglisce, soprattutto guardando al passato, quando lo abbiamo proposto e, in svariate fasi, siamo stati gli unici a crederci. Ma questa è acqua passata: l’ospedale si farà e siamo contenti del risultato raggiunto. Nel frattempo, è necessario dotare l’attuale Dono Svizzero di maggiori servizi, di potenziarne la strumentazione diagnostica e di incrementare il personale medico e infermieristico. L’estensione dell’emodinamica, pertanto, va letta in questo senso. Siamo convinti che l’azienda sarà in grado, nel breve e medio termine, di estendere ulteriormente il servizio di emodinamica e chiudere il cerchio dell’h24. Così come siamo convinti che tutti gli altri servizi del DEA di Formia saranno interessati da investimenti”.
È stupefacente che il documento del PD formiano sia diffuso dopo sole 12 ore dall’intervento del consigliere regionale del loro partito Enrico Forte quasi a sminuirne l’effetto con un documento sullo stesso tema dai toni ottimistici e di fiducia nelle istituzioni regionali (a targa sempre PD). È ammirevole la fiducia che il PD formiano ripone nella giunta Zingaretti e nell’ASL di Latina. Chi scrive non nutre la stessa fiducia. Le colpe non sono sempre degli altri. Il governatore del Lazio ha contribuito alla demolizione della sanità pubblica, basta pensare al complesso ospedaliero del Forlanini, un’eccellenza in Italia. Formia non è per nulla “nelle piccole realtà territoriali come la nostra” Se addizioniamo le popolazioni dei comuni dell’ideale Città del Golfo abbiamo una popolazione pari ai capoluoghi di provincia laziali quali Latina, Frosinone, Viterbo e Rieti, con l’aggravante della distanza chilometrica dagli ospedali di eccellenza di Roma, in questo senso più vicini i nosocomi napoletani a cominciare dal Cardarelli. Non interessa ai cittadini chi per primo ci abbia creduto, ma semplicemente di sapere quando (giorno, mese ed anno) l’emodinamica H24 sarà in funzione perché gli utenti sono indisciplinati, potrebbero collaborare e farsi cogliere da infarto nelle H12 di attuale funzionamento, possibilmente non quando è prossima la dodicesima ora. Si renda funzionante il Dono Svizzero a pieno regime, del nuovo ospedale si avrà tempo di parlare e di chiedersi se “un buon padre di famiglia” avesse fatto tutto ciò o approfittando della vendita fallimentare dell’ex Pastificio Paone non si poteva ampliare l’attuale nosocomio anche con la realizzazione di un sottopasso. Ma queste sono congetture di persone con la vista corta. Certo è che nel passato i medici hanno evidenziato che se si rompeva una serratura (di una porta nuova) si sostituiva l’intera porta. I soldi dei contribuenti hanno un valore, le vite dei cittadini sono sacre, tutto il resto è politica.