Maria Valentina Vezzali (Jesi, 14 febbraio 1974) è un’ex schermitrice e politica italiana, da oggi 12 marzo 2021 sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport nel Governo Draghi.
Considerata una delle migliori schermitrici di sempre, ha vinto ai Giochi olimpici nove medaglie, di cui sei d’oro, una d’argento e due di bronzo, un risultato che la annovera tra gli sportivi con il maggior numero di medaglie e di medaglie d’oro olimpiche.
È la schermitrice più vincente di sempre nel fioretto, la donna più medagliata nella scherma e la sportiva italiana con più medaglie d’oro insieme con gli altri schermidori Edoardo Mangiarotti e Nedo Nadi, oltre che la seconda con più medaglie dietro a Mangiarotti.
È la sesta sportiva al mondo ad essersi aggiudicata tre medaglie d’oro olimpiche in una singola specialità individuale e la quinta ad andare a medaglia per cinque volte, salendo sul podio da Atlanta 1996 a Londra 2012.
In carriera ha vinto anche 16 titoli mondiali, 13 europei, cinque Universiadi, due Giochi del Mediterraneo, 11 volte la Coppa del Mondo (78 prove vinte) e 30 titoli nazionali.
Nel 2013 fu eletta nella XVII Legislatura per la circoscrizione Marche in quota alla lista Scelta Civica del senatore a vita Mario Monti.
Nel 2016 entrò nella Walk of Fame dello sport italiano.
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla nomina di Valentina Vezzali nuovo sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport.
La neo-sottosegretaria è chiamata da subito a una sfida cruciale: gestire i soldi del Recovery Plan per realizzare progetti a lungo termine che rilancino lo sport italiano, soprattutto a livello di impiantistica.
Non è la prima volta che una medaglia d’oro olimpica assume la delega allo sport: toccò nel 2013 alla canoista Josefa Idem, che ebbe lo stesso incarico nel governo presieduto da Enrico Letta.
Occorrerà in tempi brevi realizzare una progettazione seria e a lungo termine che rilanci lo sport italiano, anche e soprattutto – come già evidenziato – a livello di impiantistica.
Il percorso all’interno del quale agire dovrà essere, durante e dopo la pandemia, quello che va verso una maggiore valorizzazione dell’attività motoria in tutte le sue forme, come fattore essenziale di salute, socialità, benessere psico-fisico, partecipazione e inclusione.
Le sfide che abbiamo davanti sono grandi, a partire dal settore giovanile di ogni disciplina sportiva.