L’on. Trano ha presentato in questi giorni due emendamenti a sostegno delle piccole strutture ricettive extra-alberghiere e per bloccare affitto studenti fuori sede

On. Raffaele Trano di Gaeta, presidente della Commissione VI Finanze Camera dei Deputati e Membro della Commissione Vigilanza Cassa Depositi e Prestiti dichiara: “Con il Cura Italia il Governo ha cercato di dare una primissima risposta alle tante sofferenze del Paese catapultato in una drammatica crisi sanitaria ed economica. Non era ovviamente possibile prevedere tutto e analizzare tutti i problemi con una decretazione d’urgenza. Allo stesso tempo però è stato sempre assicurato che nessuno sarebbe stato lasciato indietro ed è possibile ora rimediare a qualche dimenticanza essendo lo stesso Dl in fase di conversione, affidato alla Commissione bilancio. A tal fine ho ritenuto opportuno contribuire a garantire il giusto sostegno a chi gestisce piccole attività extra-alberghiere, presentando un apposito emendamento. L’emendamento che ho depositato
riguarda appunto le piccole strutture ricettive extra-alberghiere, ugualmente rilevanti nel settore turistico del Paese e che ogni anno garantiscono entrate importanti con il pagamento delle imposte e dello stesso canone speciale Rai. Ritengo che tali realtà, organizzate pure non in forma d’impresa, debbano avere gli stessi aiuti previsti per le micro, piccole e medie imprese, con garanzie sui prestiti sinora ottenuti e sospensioni delle rate dei mutui. Il Parlamento è e resterà sempre centrale nelle
scelte determinanti per l’Italia e con il lavoro che svolgo alla Camera dei Deputati intendo contribuire realmente a non lasciare nessuno indietro in un momento di crisi dal quale sono certo sapremo trovare le energie giuste per risollevarci”. Quindi sempre in riferimento al Dl Cura Italia l’On. Trano presenta un emendamento per bloccare affitto studenti fuori sede: “Esplosa l’emergenza coronavirus e resosi necessario il lockdown, numerosi studenti universitari fuori sede sono rimasti
bloccati nelle città d’origine e si trovano comunque costretti a pagare l’affitto degli appartamenti che occupano nei centri dove frequentano i diversi atenei. Un ulteriore peso per loro e per le loro famiglie in un periodo di forti difficoltà economiche. Non essendo stato previsto il blocco di tali canoni di locazione del Decreto Cura Italia ed essendo stato impossibile nella decretazione d’urgenza tenere conto di tutte le esigenze degli italiani, ho depositato un apposito emendamento al
Dl”. Aggiunge: “Ho previsto così che il credito d’imposta, di cui all’articolo 65 del decreto, venga riconosciuto anche al locatore o al sublocatore di immobili adibiti ad uso abitativo per studenti universitari, oggetto di contratti di locazione di natura transitoria. Un aiuto concreto per gli studenti senza danneggiare chi ha affittato loro appartamenti. Il Cura Italia verrà analizzato in commissione Bilancio e, come ho spesso ribadito in questi giorni, è mia premura far sì che tutti i decreti
promulgati per far fronte all’emergenza possano essere migliorati in Parlamento. Compreso il Cura Italia. Siamo pronti a tendere la mano agli studenti universitari, giovani che diventeranno la classe dirigente del prossimo futuro”. Le proposte hanno già fatto registrare i primi consensi da altre forze politiche.