I sindaci di Castelforte, Minturno, Santi Cosma e Damiano e Spigno Saturnia hanno scritto alla Regione Lazio, e nello specifico all’assessore all’Agricoltura Enrica Onorati, in merito alla soppressione del Consorzio Aurunco di Bonifica.
“In riferimento a quanto emarginato in oggetto – scrivono i primi cittadini – queste amministrazioni comunali, hanno potuto osservare il blocco delle attività che stavano portando alla definitiva attuazione della L.R. 50/94 che all’art. 2 comma 1 prevedeva la soppressione del Consorzio Aurunco di Bonifica in destra Garigliano; con assegnazione del comprensorio di bonifica e irrigazione dei comuni di: Castelforte, Minturno e Santi Cosma a nuovo consorzio di bonifica del sud Pontino.
Abbiamo preso atto che le interlocuzioni, fortemente volute anche da questa Amministrazioni locali, tra la Regione Lazio e la Regione Campania sono inspiegabilmente ferme al mese di aprile u.s., alla nota inviata da Codesta Amministrazione Regionale n° U.0254740 del 02/04/19, regolarmente e celermente riscontrata, per quanto in essa richiesto, dal Consorzio Aurunco di Bonifica.
Giova ricordare quale sia l’importanza di avere un Ente che provveda alla bonifica e all’irrigazione per i comuni da noi rappresentati. La completa paralisi, che si protrae da oltre un quinquennio del Consorzio Aurunco di Bonifica, oltre ad aver messo in ginocchio il comparto agricolo/produttivo dell’area a causa della mancanza di acqua per irrigazione, ha seriamente compromesso la tenuta del territorio per mancanza di manutenzione alla rete idrica scolante, pregiudicando l’equilibrio idrogeologico della piana del Garigliano in tenimento dei sopra citati comuni, oltre ad accentuare il rischio igienico-sanitario dovuto alla mancata cura e bonifica dei canali e dei territori paludosi ricompresi in questi comuni.
Prendiamo atto altresì, della totale mancanza di comunicazione istituzionale da parte di codesta Amministrazione Regionale sulla tematica in oggetto, verso i comuni da noi rappresentati, in qualità di soggetti primari fortemente danneggiati dalla inattività del Consorzio Aurunco di Bonifica e dalla inerzia dell’amministrazione regionale.
In attesa di un sollecito riscontro volto a chiarire lo stato dell’arte circa la problematica in oggetto, o in alternativa di una diversa soluzione del problema, l’occasione è gradita per inviare distinti saluti”.