Castelforte Rinasce in una nota stampa comunica: “E’ veramente paradossale il comportamento del Sindaco e Consigliere Provinciale Cardillo in merito alla chiusura del ponte che collega Castelforte alla vicina Maiano di Sessa Aurunca. È paradossale perché, come tutti sanno sul ponte oggetto di un suo comunicato, nel quale afferma che farà tutto quanto possibile per accelerarne la riapertura al traffico, già da qualche mese era consentito il transito su una sola corsia a senso alternato e questo avrebbe dovuto allertare il nostro Sindaco nel carcare di capire le motivazioni di tale decisione ed intervenire prima che lo stesso fosse stato chiuso del tutto.
Ricordiamo infatti che il ponte, in gran parte, insiste sul territorio del nostro comune anche se di competenza Provinciale, cosa che non avrebbe dovuto minimamente limitare le azioni di Cardillo visto che ricopre ormai da diversi anni anche il ruolo di consigliere provinciale e che quindi avrebbe potuto e dovuto attivarsi in seno alla Provincia di Latina per porre in essere gli opportuni interventi di manutenzione che avrebbero potuto scongiurarne al chiusura.
Come dice un vecchio detto: “Dopo rubato si corre ai ripari”.
La chiusura del ponte sul Garigliano, che collega il comune di Castelforte con località Maiano comune di Sessa Aurunca, disposta dal prefetto di Latina su richiesta della provincia per motivi di sicurezza, rappresenta un danno incalcolabile per la già grave crisi economica della zona. Il ponte collega due regioni Lazio e Campania e le due province Latina e Caserta. La cosa più grave è che la situazione non appare di facile soluzione o meglio che possa risolversi in breve tempo. Sembrerebbe che una delle due travi laterali che sembrava lesionata da accertamenti della stessa provincia sia risultata completamente rotta e per questo si sarebbe passati dal traffico alternati allo chiusura definitiva. In sintesi sembrerebbe che addirittura occorrerebbe rifare totalmente il ponte. Se così fosse tutti possiamo immaginare i tempi occorrenti.
A nostro avviso oltre che sollecitare tutti i controlli ulteriori possibili e la eventuale progettazione e realizzazione di un nuovo ponte si procedesse a pensare anche alle soluzioni immediate in attesa della soluzione ottimale e definiva. Intanto Incontrare l’Enel per verificare come poter al meglio utilizzare il ponte della diga, unica restante via di collegamento tra le due province al fine di tamponare, per quanto possibile, i danni e poi chiedere un incontro in prefettura affinché la realizzazione del ponte in questione avvenga utilizzando la stessa normativa per la ricostruzione del ponte di Genova.
Diversamente, infatti, seguendo la normativa vigente del codice degli appalti ci vorranno tempi biblici che non possiamo sopportare.”