Pasquale Fusco in una nota stampa comunica: “attraverso un recente articolo apparso sulla stampa locale, l’on Conte elencava una serie di finanziamenti pubblici per i quali si era prodigato in passato e tra questi ha citato quello di circa quattro milioni di euro per l’adeguamento della ex 630 che collega San Vittorie con Scauri Minturno, ma che in realtà era parte di un progetto cosiddetto obiettivo ossia l’asse Termoli Mare che avrebbe dovuto collegare Termoli con il Porto commerciale di Gaeta passando per Minturno e Formia.
Sarebbe intanto opportuno precisare che almeno per il primo intervento l’area interessata è quella della provincia di Caserta e quindi della Regione Campania e quindi, se la realizzazione dell’opera non si è concretizzata, non è addebitabile a nessuna delle amministrazioni pubbliche laziali cioè provincia e comuni di Castelforte , Santi Cosma e Damiano e tanto meno alla Provincia di Latina.
E’ infatti opportuno ricordare che lo scrivente, allora Assessore Provinciale di Latina, in sintonia con i comuni predetti abbiamo fatto tutto quanto si doveva fino ad accettare, o meglio a far accettare a tutti gli Enti, la richiesta da parte della provincia di Caserta con la quale la stessa chiedeva una delega specifica ad operare per la realizzazione dell’opera.
Infatti dopo aver convinto la Regione Lazio, risultata restia in un primo momento, grazie all’interessato degli allori consiglieri regionali della nostra provincia Del Balzo, Cirilli, Forte e Di Resta in data 6 Dicembre 2008 è stato firmato il protocollo di intesa presso la sede della provincia di Caserta, delegando, di fatto, alla Provincia di Caserta tutti gli oneri afferenti alla realizzazione dell’opera; ma da quel momento nulla più si è saputo e nulla evidentemente è stato fatto da parte dell’Ente provinciale casertano.
La provincia di Latina, con l’allora presidente Cusani, aveva sollecitato il ministro Di Pietro che comunicò la priorità per la realizzazione del tratto Termoli-San Vittore.
La non realizzazione di questa opera strategica ha comportato gravi danni allo sviluppo economico turistico di tutto il sud pontino e credo anche del nord casertano e quindi sarebbe il caso che chi oggi governa questi Enti si impegnasse a riprendere il progetto soprattutto ora che ci si sta maggiormente impegnando con fondi europei alla ripresa economica con interventi strutturali strategici e su vasta scala.
E’ inutile dire quale vantaggio ne avrebbero le Terme di Suio e il turismo legato al mare della nostra costa e soprattutto il porto commerciale di Gaeta.
In conclusione, avendo sperato molto in questo ardito progetto, invito veramente i sindaci interessati e la stessa provincia a riproporre l’intervento.”