A Castelforte si vive una stagione elettorale in cui i botta e risposta tra il sindaco uscente Giancarlo Cardillo e il candidato sindaco Angelo Felice Pompeo sono ormai quotidiani.
Ecco un campione, scrive il primo cittadino:
“Io capisco la campagna elettorale, per carità, ci sta ed è il gioco delle parti, ma così facendo significa solo una cosa: a Roma se dice state a rosicà 🤣🤣🤣….
E mo che arriveranno queste altre due “bombe” che succederà… infarti?
Speriamo di no…
Cerchiamo di stare ai fatti se vogliamo fare una campagna elettorale degna di questo nome dove si parli solo di programmi e non di altro…
Me lo auguro veramente…”
Spiega sempre Giancarlo Cardillo alla nostra redazione:
“Questo è un post che ho fatto quando hanno rosicato degli interventi che abbiamo fatto… come si vede è molto moderato e anche scherzoso”.
Angelo Felice Pompeo ha affermato a tal proposito: “Questo è il vostro sindaco. Il signor Cardillo ormai si è conquistato sul campo la qualifica di peggiore sindaco del comune di Castelforte, dal dopoguerra ad oggi. Ha dilapidato il patrimonio con sovra indebitamenti e spese assurde. Solo medaglie, coppe, gagliardetti e cerimonie. Ma ora ha superato ogni limite. In un ultimo post (in questo è insuperabile) ha scritto che sono pronte due bombe e ci saranno infarti. Ma che linguaggio è? Macabro messaggio tipico del personaggio, irascibile e liviroso. Anche in questo eccelle. Solo in questo per la verità. Un uomo delle istituzioni che preannuncia morte dei cittadini. Chi lo ha preceduto non è mai arrivato a tanto. Anche nelle dispute più accese ha sempre rispettato l’avversario. Questo li odia. Se rivince per “sgovernare” avrà l’applauso per le capacità propagandistiche ma sarà ricordato negli annali come “l’incapace” , come l’incompetente e soprattutto come il malaugurante. Insomma uno che augura infatti al prossimo va condannato in eterno. Damnatio memoriae. Che brutta fine ha fatto questo paese!”
Giancarlo Cardillo quindi da parte sua afferma: questa la mia risposta:
“I tanti insulti che ho letto, contenuti tutti in un unico post mi lasciano veramente basito e non meriterebbero risposta alcuna. Ma il rispetto che ho per il ruolo di cui i cittadini mi hanno investito mi impone di replicare a chi a parole si erge a paladino della correttezza e del rispetto altrui e con i fatti altro non fa che insultare e dispensare odio.
Lo devo a quella moltitudine di cittadini che la pensa in modo diametralmente opposto rispetto a chi non perde occasione per offendermi, forse perché privo della capacità e della possibilità di confutare ciò che è sotto gli occhi di tutti, ovvero gli ottimi risultati raggiunti da questa aministrazione.
Così come lo devo a chi ricopre la carica di consigliere comunale, al di là della delusione che provo dal punto di vista umano, che non ha eguali; perché il mio senso delle istituzioni, a differenza di chi mi si rivolge con supponenza, mi impone di rispondere.
Peccato leggere che rivolgendosi ai cittadini un attuale Consigliere comunale dica “il vostro Sindaco”, dimenticando che io sono il Sindaco di tutti, non solo di coloro che mi hanno dato fiducia votando la lista che mi vedeva come candidato a Sindaco.
Ma è importante sapere fin da ora che il Consigliere, se candidato, se candidato a Sindaco, se eletto, sarà solo il Sindaco chi chi lo voterà: splendido esempio di senso delle istituzioni e democrazia…
Come si può anche solo sognare di ricoprire una carica nei cui confronti non si dimostra alcun rispetto?
Non si può e basta. Come, lo dimostreranno i cittadini che non vogliono tornare a una gestione politica che tanti danni ha fatto alla nostra collettività e che grazie a questa amministrazione è sempre più solo un ricordo.
Più volte ho invitato i miei interlocutori politici ad avere un comportamento rispettoso e mai sopra le righe, ottenendo come unico risultato solo ed esclusivamente insulti.
L’ultimo in ordine di tempo a insultarmi è, come detto, l’eterno aspirante candidato a Sindaco che mi si rivolge attribuendomi delle colpe che per me sono solo ed esclusivamente medaglie: avere messo a posto i conti del nostro Comune, avere onorato debiti contratti da chi mi ha preceduto e causati da una gestione scellerata che ha portato solo ed esclusivamente a un aumento esponenziale dei debiti, della insoddisfazione dei cittadini e soprattutto di ciò che questa amministrazione sta combattendo dal primo giorno in cui si è insediata: la perdita di fiducia nelle istituzioni.
Fiducia che con impegno certosino e quotidiano io e tutta i consiglieri di maggioranza stiamo riconquistando, come mi viene dimostrato dagli incoraggiamenti e dagli attestati di stima che ogni giorno ricevo dai nostri concittadini.
Qualcosa è stato dilapidato, sperperato è vero: è la montagna di debiti a cui questa amministrazione ha fatto fronte, eredità ricevuta da chi ci ha preceduto.
Non si perde occasione per strumentalizzare anche i post più banali solo perché la vecchia classe politica, a cui appartiene orgogliosamente l’eterno aspirante candidato a succedermi, non è capace di stare vicino alla gente nei modi più semplici che ci consentono oggi di essere prossimi a tutti, per conoscerne i problemi e cercarne le soluzioni; ma questo per qualcuno significa abbassarsi a livelli a cui un politico di esperienza non scende…ecco perché vengo continuamente attaccato e offeso, senza alcun minimo rispetto né per la persona né tanto meno per l’istituzione.
Il mio post oggetto di critiche altro non è che un invito al rispetto e alla correttezza reciproci in vista della prossima campagna elettorale che, vista la caratura del gruppo che ci si oppone, si preannuncia tutt’altro che corretta e propositiva.
Solo chi è in malafede può definire “irascibile e livoroso” colui che invita alla correttezza tutti gli aspiranti amministratori.
Vengo definito “incompetente e malaugurante”?
Per questo non porto rancore nei confronti di chi, ahilui, semplicemente, provvede a piegarsi a decisioni e imput altrui, la cui inesistente autonomia di giudizio è sotto gli occhi di tutti.
Nonostante tutto continuerò a essere corretto e ad auspicare una campagna elettorale rispettosa dei miei avversari, anche se molti dimostrano di non meritarlo..
Perché Castelforte non merita l’odio di chi altro non vuole che riappropriarsi del potere che, irrimediabilmente e definitivamente, il popolo gli ha tolto.
Caro eterno aspirante candidato Sindaco, io sono sicuramente un signore, titolo col quale ti rivolgi a me, ma non dimenticare che questo Signore, Giancarlo Cardillo è il Sindaco di Castelforte e di tutti i Castelfortesi”.
Certamente vi saranno nuove repliche e nuove botte e risposte.