CONCORSI – Il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale del Lazio, Giuseppe Simeone, in una nota stampa ha dichiarato: “Concorsi truccati, sospesi, annullati. E il risultato è che a pagare le conseguenze di illegittimità, errori e sommarietà sono solo tutti quei cittadini onesti che continuano a studiare a sacrificarsi e a impegnarsi vedendo nei concorsi pubblici una possibilità di stabilità per il proprio futuro. Quanto accaduto al concorso della Asl Roma 4, per la copertura di 22 posti di assistente amministrativo categoria C, da assegnare alle aziende Asl Roma 4, 14 unità e Asl Roma 5, 8 unità, è solo l’ultimo atto di una pagina buia che sta contraddistinguendo la nostra regione.
Il concorso è stato annullato in autotutela dal direttore generale della azienda a seguito, come specificato nella deliberazione, di “accertamenti ulteriori in base ai quali sono emerse alcune irregolarità nello svolgimento della prova che hanno reso necessario e doveroso procedere all’annullamento, come peraltro ampiamente riportato nella motivazione del provvedimento”. L’azienda ha informato altresì che “saranno riaperti i termini di altre procedure concorsuali nell’ambito della Regione Lazio per permettere ai candidati di partecipare”. Questo significa che oltre 200 persone, che avevano superato la prova scritta e pratica, e che aspettavano di fare l’ultima prova, quella orale, sono rimaste come coloro che son sospesi. Come fatto sinora non entriamo nel merito delle inchieste, che la magistratura sta conducendo in modo egregio, ma non possiamo sottrarci al dovere di domandarci perché quel concorso non viene indetto nuovamente? Perché la regione Lazio, a fronte di questo caos, che nella frammentazione delle procedure trova sicuramente una delle sue debolezze, non porta avanti il processo di centralizzazione dei concorsi? Sono mesi che sottolineo come sia indispensabile, nel rispetto del diritto al lavoro di ciascun cittadini, della trasparenza delle procedure, nonché del rispetto della dignità di chi partecipa a queste procedure, voltare pagina una volta per tutte. Abbiamo un’occasione unica, la nascita dell’ “Azienda Lazio.0”.
La proposta di legge per la sua istituzione, dopo il lungo lavoro svolto nella commissione consiliare sanità, che allora avevo l’onore di presiedere, si era concluso a giugno dello scorso anno, era stata incardinata in consiglio regionale per la definitiva approvazione. Ma i lavori non sono andati avanti. L’”Azienda Lazio.0” non sarà un ente di programmazione ma un ‘service’ che avrà, tra le altre, anche la funzione di svolgere in modo centralizzato le procedure assunzionali per figure professionali, fermo restando in capo alle aziende del servizio sanitario regionale la rilevazione dei fabbisogni e la gestione delle risorse umane. Si tratta di un passo avanti che consentirebbe, oltre alla garanzia della trasparenza delle procedure, di evitare o comunque ridurre al minimo quel “pasticciaccio brutto” che sta diventando il filo conduttore dei concorsi pubblici nel Lazio. Su questa vicenda depositerò un’interrogazione a tutela delle vere ed uniche vittime di questo sistema contorto, che sono i cittadini onesti”.