Noi Moderati Itri: Preoccupazione per l’adeguamento delle strutture ricettive

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“Il coordinatore cittadino di Noi Moderati Itri, Francesco Cece, esprime forte preoccupazione per l’ordinanza comunale n. 6 del 2025, adottata dal Commissario Prefettizio, che impone l’adeguamento delle strutture ricettive ai requisiti igienico-sanitari riguardanti la qualità delle acque destinate al consumo umano, prevedendo l’obbligo di realizzazione di “cisterne certificate a norma di legge”.

Tale provvedimento, oltre a rappresentare un grave aggravio economico per le circa duecento strutture ricettive presenti sul territorio, appare totalmente inefficace nel garantire la qualità dell’acqua erogata, in quanto la costruzione di cisterne non assicura in alcun modo la potabilità dell’acqua che esce dai rubinetti. Inoltre, l’ordinanza in questione travisa completamente il contenuto del Decreto Legislativo 23 febbraio 2023, n. 18, che disciplina la gestione delle risorse idriche senza imporre misure così rigide e penalizzanti per un settore fondamentale per l’economia locale.

È inaccettabile, inoltre, che un provvedimento di tale impatto sia stato adottato senza neanche consentire la partecipazione delle strutture presenti sul territorio, escludendo di fatto gli operatori direttamente interessati da un confronto necessario per individuare soluzioni più adeguate.

Negli ultimi anni, il settore turistico-ricettivo di Itri si è sviluppato notevolmente, raggiungendo livelli di eccellenza paragonabili a quelli di località rinomate come Gaeta e Sperlonga. Noi Moderati Itri rimane al fianco del tessuto produttivo locale, impegnandosi a tutelare le attività economiche e a promuovere soluzioni equilibrate che garantiscano la crescita del territorio senza imporre oneri insostenibili.

Noi Moderati Itri chiede pertanto al Commissario Prefettizio di revocare o quantomeno rimodulare il provvedimento, valutando alternative più efficaci e meno impattanti, come l’installazione di filtri di potabilizzazione e l’effettuazione di analisi periodiche delle acque. Tali soluzioni garantirebbero una tutela concreta della salute pubblica senza danneggiare inutilmente il tessuto economico cittadino.

Confidiamo in un dialogo costruttivo con le istituzioni affinché si giunga a una soluzione equa ed efficace per la comunità itrana.” Lo comunica Ii Coordinatore cittadino, Francesco Cece