Monkeypox virus – Il primo caso in Europa è stato riscontrato in Svezia, poi in Spagna e nel resto del mondo anche in Thailandia. In Italia,1056 casi confermati dal 2022, 262 quelli legati a viaggi all’estero. A Latina 1 caso nel 2022. Complessivamente l’OMS segnala, dal 2022 al 2024, 100.000 casi tra ceppo clade I (bacino del Congo con tasso di letalità maggiore del 10% ) e clade II (del resto dell’Africa con indice di letalità sotto l’1%). Durante l’ultima epidemia si era registrata una predominanza di casi tra uomini che avevano avuto rapporti sessuali con uomini (Men Who Have Sex with Men – MSM) che suggeriva anche per via della natura delle lesioni presenti in alcuni casi che la trasmissione fosse avvenuta per via sessuale.
Monkeypox virus – Tuttavia il rischio di contrarre l’infezione non è limitato alle persone sessualmente attive o a uomini che hanno rapporti sessuali con uomini: chiunque abbia un contatto stretto con una persona infetta è a rischio. L’uso del preservativo durante i rapporti sessuali rimane fondamentale per la prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili, tuttavia non è sufficiente a prevenire il rischio di contrarre il Monkeypox virus poiché il contagio può avvenire mediante ogni tipo di contatto stretto. Come si cura? I sintomi di questa infezione tendono a risolversi spontaneamente in 2-4 settimane. Se necessario, al paziente verranno consigliati antidolorifici e antipiretici. In alcuni casi particolari, l’infezione può portare a complicazioni importanti, che richiedono ricovero ospedaliero.
Monkey pox virus – L’infezione può anche essere fatale. In particolare nei neonati, bambini, adolescenti e persone con un sistema immunitario compromesso. Questi possono correre un maggior rischio. In caso di infezione, il paziente infetto deve isolarsi rispetto a eventuali conviventi e utilizzare un bagno personale oltre a non condividere biancheria e oggetti. Il paziente deve evitare il contatto con qualsiasi animale domestico, in particolare mammiferi. È bene indossare una mascherina chirurgica in caso di contatto con altre persone. In generale è importante mantenere un buon livello di idratazione, mangiare in maniera sana, equilibrata e regolare e stare a riposo. È bene inoltre che i pazienti non si grattino la pelle e si preoccupino di avere sempre le mani pulite, prima e dopo aver toccato le lesioni.
Monkeypox virus – La circolare del Ministero della salute del 2 agosto 2022 fornisce tutte le indicazioni utili per l’isolamento. La circolare del 5 agosto 2022 fornisce indicazioni sulla vaccinazione. Il vaccino contro il vaiolo può fornire una protezione incrociata per il virus Mpox. La vaccinazione dell’intera popolazione in questo momento non è richiesta né raccomandata. Il vaccino è indicato per la prevenzione del vaiolo e del vaiolo delle scimmie nelle persone a partire dai 18 anni di età ad alto rischio di infezione. Cosa fare in caso di stretto contatto? L’isolamento dei casi confermati è una misura fondamentale per il contenimento dell’infezione. I contatti stretti devono monitorare l’eventuale sviluppo dei sintomi per 21 giorni dopo l’ultima esposizione, controllando la temperatura due volte al giorno prestando attenzione all’insorgenza di sintomi riconducibili al vaiolo delle scimmie quali: mal di testa, mal di schiena, linfoadenopatia o eruzione cutanea le cui cause sono sconosciute; importante astenersi dall’attività sessuale per 21 giorni dopo l’ultima esposizione. La frase che sorge spontanea quando si scrive o si parla di qualsiasi argomento relativo alla salute é: “Abbi cura di te”.