Per ricevere il contributo basterà avere almeno un figlio a carico

Passa da poco più di un milione a circa quattro milioni e mezzo di lavoratori il “bonus di Natale”. Viene eliminato il requisito del coniuge a carico e dunque per ottenere il bonus basterà avere almeno un figlio a carico. La misura è destinata ai lavoratori dipendenti con minimo un figlio a carico e un reddito fino a 28 mila euro. Sono esclusi quindi gli autonomi e le partite Iva.

Per ricevere il bonus è necessaria una richiesta del lavoratore al datore di lavoro in cui si attesta di averne diritto, con l’indicazione dei figli a carico. I lavoratori del settore pubblico posso inoltrare la domanda nell’area personale sul portale NoiPa, entro venerdì 22 novembre alle 12. Ricordiamo che se al lavoratore venisse erogato il bonus senza averne il pieno diritto, dovrà restituirlo in sede di dichiarazione fiscale (730 o dichiarazione dei redditi). Nel caso in cui il lavoratore ne avesse diritto, e non avvenga l’effettiva erogazione, potrebbe richiederlo successivamente in sede di dichiarazione dei redditi.

Il reddito di euro 28mila complessivo si calcola al netto dell’abitazione principale. Si tiene conto bensì dei redditi assoggettati a cedolare secca, dei redditi assoggettati a imposta sostitutiva in applicazione del regime forfetario, della quota di agevolazione ACE e delle mance. Lo possono richiedere anche i dipendenti part-time.

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Pierluigi Larotonda
Laureato in Economia, ha collaborato col giornale web primaPrato, cronaca, e con Bisenziosette, settimanale carta stampata, occupandosi soprattutto di arte e libri. Ha scritto alcuni articoli culturali su Affari Italiani (2009). Conduce da molti anni il programma culturale Racconti Urbani su Radiocanale7 (arte, letteratura, storie metropolitane). Accanito lettore, tra i suoi libri l'almanacco calcistico NAZIONALI SENZA FILTRO (prefazione dell'osservatore tecnico azzurro del 2006, Giampiero Ceccarelli) e il saggio inchiesta IL DELITTO AMMATURO (presentato in Sala Stampa Camera dei Deputati l'8 novembre 2022 e con prefazione del giornalista Simone Di Meo).