I Magnifici Sette e Minturno: la guerra della centrale dei fanghi

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I Magnifici Sette e Minturno: la guerra della centrale dei fanghi – Non ha fine la polemica che intercorre intorno alla potenziale
realizzazione a Marina di Minturno di una centrale per lo
smaltimento dei fanghi del territorio. Si è mobilitato contro il
progetto un cartello di associazioni ambientaliste e culturali
Italia Nostra APS, Legambiente, Associazione Italiana di
Cultura Classica affiliata all’Unesco, Confconsumatori Latina.
L’avvocato Franco Conte rappresentante di quest’ultima
associazione evidenzia: “”Le leggi da sole non bastano,
occorrono i cittadini che sappiano usarle, che sappiano valersi
dei propri diritti”. L’area interessata è di valenza archeologica
e paesaggistica e contro il suo sfruttamento si sono espressi il
Consiglio Comunale, quindi il Consiglio della Regione Lazio
su proposta dell’Onorevole Enrico Tiero di Fratelli d’Italia.


Ma sette sindaci pontini hanno chiesto una proroga di tre mesi
sul progetto di fattibilità. Ma la terra minturnese non è del
comune di Minturno. Terra sacra dell’antica Minturnae. Sorge
un dubbio: ma ne siamo degni? I magnifici sette sindaci
insensibili alle istanze minturnesi perché non ricercano le
soluzioni nei loro territori, lasciando in pace Minturno, terra
nobile. È stata presentata un’interrogazione parlamentare nei
confronti del Ministro dell’Ambiente, preposto alla tutela
dell’ambiente e alla sicurezza energetica, del Ministero. Nato
nel 1986 come Ministero dell’Ambiente, negli anni ha assunto
diverse denominazioni e competenze. L’attuale ministro è
Gilberto Pichetto Fratin, in carica dal 22 ottobre 2022. L’interrogazione è a firma di Matteo Orfini del Partito
Democratico. Parimenti si è rivolto al Ministro dei Beni
Culturali Alessandro Giuli in carica dal 6 settembre 2024. E
non è finita qui. Parimenti impegnata l’Onorevole Giovanna Miele (Lega) di Latina.