“Nell’ambito dell’operazione “Mare Sicuro”, iniziata con l’avvio della stagione estiva, proseguono le attività della Guardia Costiera di Gaeta per la tutela della sicura e correttau fruizione delle spiagge e del mare. La Guardia Costiera ha sequestrato oltre cento nasse in violazione delle norme che tutelano quell’area di particolare pregio ambientale.
I militari al termine dei controlli sanzionavano uno stabilimento balneare di Formia per mancanza dei previsti gavitelli bianchi da posizionare a 200 metri dalla battigia, elevando un verbale amministrativo per oltre mille euro. La mancanza di tali gavitelli impedisce di distinguere la zona riservata alla balneazione da quella di mare aperta alla libera navigazione, pregiudicando quindi seriamente l’incolumità dei bagnanti.
Nel corso del primo weekend di luglio, intensa è stata l’attività anche sul fronte ambientale che ha consentito alla Guardia Costiera di individuare nell’Area marina del Parco Regionale Riviera d’Ulisse di Monte Orlando, la presenza di oltre cento nasse in violazione delle norme che tutelano quell’area di particolare pregio ambientale.
Tale attività di vigilanza ambientale da parte della Guardia Costiera di Gaeta, finalizzata a garantire l’esercizio delle attività di pesca in conformità alle vigenti norme di settore, è terminata con il sequestro da parte dei militari del Battello GC B94 degli attrezzi di pesca, che costituivano vere trappole per le molteplici specie ittiche, anche di pregio, che popolano l’ecosistema marino del Parco.
Gli strumenti, abusivamente posizionati, erano infatti disposti lungo una linea di circa mezzo chilometro e collegati con una cima alle cui estremità si trovavano rudimentali galleggianti volti ad agevolarne il recupero e renderne difficile l’individuazione da parte degli organi di controllo.
I militari della Guardia Costiera, a seguito delle operazioni di recupero, hanno rinvenuto in alcune delle trappole del pescato che, ancora vivo, è stato liberato in mare.
Nel pomeriggio di ieri poi i militari della Guardia Costiera sono stati impegnati nelle ricerche di un sub che era stato dato per disperso dai compagni di immersione nei pressi del campo di mitilicoltura della Rada di Gaeta.
A seguito quindi della segnalazione pervenuta alla sala operativa sul numero di emergenza in mare 1530, inerente la scomparsa di un pescatore subacqueo, sono state inviate sul posto l’unità di soccorso CP856 ed il battello B94 per le operazioni di ricerca. Le ricerche dei mezzi navali della Guardia Costiera di Gaeta consentivano l’individuazione del sub.
Il presunto sub scomparso era però in realtà, intento ad effettuare attività di pesca subacquea all’interno dell’impianto di mitilicoltura, attività vietata dall’Ordinanza 135/07 della Capitaneria di Porto di Gaeta. Pertanto i militari, dopo essersi sincerati sull’ottimo stato di salute del sub, presunto disperso, procedevano ad elevare, a carico del Sig. Z.A. di anni 33,residente nella provincia di Napoli, un verbale amministrativo di € 2.000 per aver svolto pesca sportiva in zona non consentita. Il prodotto ittico pescato ( circa 4 Kg) e l’attrezzatura da pesca veniva posta sotto sequestro.
Ogni situazione di emergenza in mare potrà essere segnalata alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Gaeta, tramite numero telefonico, gratuito, di emergenza in mare 1530, attivo 24 ore su 24.”