10 dicembre 2023, 75° anniversario

Oggi ricorre il 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948-2023), scritta dopo due guerre mondiali. Un documento che dovrebbe costituire il faro di ogni nazione e dunque sempre attualissimo. Ogni essere umano ha diritto allo studio, alla libertà d’espressione e religiosa, al lavoro, all’assistenza sanitaria gratuita, al cibo e all’acqua pubblica. Il 2023, segnato da molti conflitti (in particolar modo la continuazione della guerra in Ucraina e quella scoppiata a ottobre in Medioriente tra Israele e Hamas), pone i riflettori sulla mancata attuazione della Dichiarazione del ’48 e ci costringe a riflettere. Ci sono continue violazioni dei diritti umani, soprattutto delle donne. Pensiamo alle donne che combattono ogni giorno contro il potere teocratico in Iran o a quelle vittime di violenza maschile, che spesso genera in femminicidio. Poi c’è il capitolo dei bambini oggetto di sfruttamento nel mondo del lavoro, sotto tiro quotidiano di aziende che pur di guadagnare non si fermano nemmeno davanti all’innocenza dell’infanzia. E la politica, se vuol veramente essere alta, dovrebbe occuparsi principalmente di queste tematiche. 

Interessarsi dei diritti umani significa scendere dalla mera teoria e affrontare temi concreti. Abbiamo citato il lavoro e, quindi, diritto del lavoratore è quello di operare in piena sicurezza. Abbiamo citato l’acqua pubblica, perché essa non può essere proprietà di società e multinazionali ma bene il cui accesso deve essere garantito a tutti e sul quale non possono persistere intenti lucrativi. 

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è il documento più tradotto al mondo, disponibile in cinquecento lingue. I temi centrali del 2023 sono: la libertà, l’uguaglianza e la giustizia per tutti. Tante iniziative in vari Comuni. Certamente, sulla scia dello sviluppo umano in ogni sua espressione è la promozione dei diritti e il benessere delle persone con disabilità. Queste due ricorrenze (Giornata Internazionale per le Persone con Disabilità – 3 dicembre –  e quella dei Diritti Umani) vanno di pari passo, nel medesimo spirito. 

Ci sarà la Marcia della pace, con partenza alle 14.30 da Santa Maria degli Angeli e arrivo attorno alle 16.15 in Piazza San Francesco ad Assisi. Una marcia che vuole ribadire la ferma condanna dell’atroce attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre e l’appello a fermare la guerra in Palestina e Israele. A porre fine, per estensione, a tutti i conflitti in essere nel mondo.

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Pierluigi Larotonda
Laureato in Economia, ha collaborato col giornale web primaPrato, cronaca, e con Bisenziosette, settimanale carta stampata, occupandosi soprattutto di arte e libri. Ha scritto alcuni articoli culturali su Affari Italiani (2009). Conduce da molti anni il programma culturale Racconti Urbani su Radiocanale7 (arte, letteratura, storie metropolitane). Accanito lettore, tra i suoi libri l'almanacco calcistico NAZIONALI SENZA FILTRO (prefazione dell'osservatore tecnico azzurro del 2006, Giampiero Ceccarelli) e il saggio inchiesta IL DELITTO AMMATURO (presentato in Sala Stampa Camera dei Deputati l'8 novembre 2022 e con prefazione del giornalista Simone Di Meo).