Il nubifragio che ha colpito il sud pontino è stato tragico. In particolare a Formia. L’uomo paga i suoi errori passati. In una nota alla stampa il coordinatore regionale di Forza Italia Lazio senatore Claudio Fazzone dichiara: “L’ondata di maltempo che ha colpito ieri la provincia di Latina ha causato danni enormi a cittadini ed imprese. A Formia le piogge torrenziali hanno devastato la città invadendo con fiumi di fango le strade, facendo tracimare canali e torrenti. A San Felice Circeo, Sabaudia e Terracina una tromba d’aria accompagnata dalla pioggia battente ha raso al suolo e sradicato alberi e serre cancellando in un colpo solo il fatturato di decine e decine di aziende di quello che è considerato il triangolo verde e la produzione di eccellenza agricola del nostro territorio. Una situazione che come istituzioni ci impone di attivarci immediatamente e in modo responsabile per sostenere, non a parole ma nei fatti, le nostre comunità. Per questo già ieri in serata ho inviato una richiesta, indirizzata al ministero della Transizione Ecologica, al Capo della protezione civile, Fabrizio Curcio, al prefetto di Latina, Maurizio Falco, finalizzata alla convocazione urgente di un incontro, presso la Prefettura di Latina, alla presenza, oltre che loro anche di tutti coloro che, a diverso titolo, possono contribuire ad una rapida risoluzione dell’emergenza in atto nonché alla definizione di tutte quelle azioni, a partire dal riconoscimento dello stato di calamità naturale, che possa garantire, anche sul piano operativo ed economico, alla comunità di Formia e delle altre città coinvolte da questa terribile ondata di maltempo, la possibilità di rialzarsi nel più breve tempo possibile. Dobbiamo valutare la portata dei danni e definire un programma di azioni che, per priorità, possa sostenere i nostri territori ad aspettare questa emergenza di portata eccezionale. È impensabile che i Comuni interessati possano da soli avere la forza, non solo nel reperimento delle risorse necessarie, per affrontare quanto accaduto. Possiamo farlo solo facendo squadra, mettendo insieme tutte le forze a disposizione e coinvolgendo ogni livello istituzionale in un’ottica ad ampio spettro che, oltre ad entrare nel merito delle contingenze legate all’ondata di maltempo di queste ore, riesca a definire un piano strategico di contrasto alle troppe fragilità che contraddistinguono i nostri territori sotto il profilo ambientale ed idrogeologico. Sono al fianco delle nostre comunità, tutta Forza Italia, è in prima linea perché non un solo cittadino, non una sola famiglia o impresa si senta abbandonata o priva di voce”.
Da parte sua il parlamentare della Lega Nicola Ottaviani precisa: “Nel Sud Pontino, basta solo studi. Si passi alle opere. Ieri un nubifragio e una tromba d’aria hanno colpito il Sud Pontino, provocando allarme nella popolazione e ingenti danni a Formia, San Felice Circeo e Terracina, oltre che a Sabaudia. A Formia, in particolare a Santa Maria La Noce ma anche in altre zone come nel quartiere di Rio Fresco Scacciagalline, le persone hanno vissuto momenti drammatici, a causa della spaventosa massa di acqua, fango e detriti che ha travolto la città, sradicando la vegetazione, danneggiando abitazioni, auto, strade. Tra San Felice e Terracina le serre di diverse attività agricole sono state spazzate via dalla violenza del vento, che ha devastato capannoni, tetti e colture, mettendo in ginocchio aziende già colpire da altre emergenze. Esprimiamo profonda solidarietà a tutta la popolazione colpita dal violento evento atmosferico di ieri. Stiamo attualmente monitorando la situazione con il coordinamento del Prefetto, dott. Maurizio Falco, di concerto con i primi cittadini dei comuni interessati dai fenomeni, unitamente alle autorità regionali, con il prezioso supporto della Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Croce Rossa Italiana. La tutela preventiva del territorio nelle zone del Sud Pontino, dinanzi al dissesto idrogeologico, costituisce l’unico effettivo deterrente dinanzi a eventi atmosferici di tale violenza. Ecco la necessità di rivedere, anche e soprattutto in questi territori, le modalità di attuazione dei fondi del PNRR che devono essere spesi immediatamente, evitando, come in passato, la duplicazione di ulteriori studi e progetti, giungendo invece, fin da subito, alla realizzazione degli interventi e delle opere pubbliche di messa in sicurezza”.