EVOLUZIONE TATTICA – Salve e benvenuti a tutti i lettori sulla mia rubrica “Evoluzione Tattica”. Per prima cosa vorrei presentarmi, mi chiamo Fabio Serra e come la stragrande maggioranza degli italiani amo il calcio.
Oltre però ad esserne un appassionato ne sono anche uno studioso, infatti sono Allenatore Uefa B FIGC, Match Analyst SICS, Allenatore di 2 Livello Metodo Coerver Coaching e ho partecipato a vari master organizzati dalla rivista Il Nuovo Calcio. Master che si sono tenuti nella splendida sede del Museo del Calcio di Coverciano, che vi consiglio di visitare almeno una volta.

La stragrande maggioranza di noi italiani ama discutere di tattica, di sistemi di gioco, di moduli di gioco.
Il 4-4-2, il 4-3-3, il 3-5-2, la piramide rovesciata o meglio ancora l’ottovolante, la zona, il pressing, il gegenpressing sono per noi argomenti di vita quotidiana. Tutti ci siamo sentiti almeno una volta allenatori professionisti o esperti del settore anche se in realtà la massima parte di noi non ha mai aperto neanche un libro di calcio o una rivista specializzata.

ETIMOLOGIA PAROLA TATTICA

La parola TATTICA ha etimologia greca: taktikḗ (tékhnē) significa: (arte) di ordinare, formare, disciplinare, muovere un esercito sul campo di battaglia. Nasce soprattutto in ambito bellico e indica insieme di tecnica, principi e modalità d’impiego di truppe e mezzi bellici a contatto col nemico, in battaglia. In senso figurato rappresenta il modo di agire e di comportarsi che viene considerato il più adeguato e conveniente per raggiungere un determinato scopo.

Nel calcio la definizione più importante di TATTICA è: IL MOVIMENTO COORDINATO E ORGANIZZATO DI DUE O PIU’ CALCIATORI, DI UN REPARTO, O DI UNA SQUADRA INTERA, INTESO AD OTTENERE UN PREDETERMINATO SCOPO OFFENSIVO O DIFENSIVO. (Definizione Settore Tecnico FIGC). Nel calcio la tattica appare nel 1866 circa, con la prima regola del fuorigioco ma solo nel 1888 con la nascita della FA Football Association quando vennero ratificate le prime regole del gioco del calcio gli allenatori introdussero movimenti e tattiche per eludere il fuorigioco e viceversa applicarlo. La tattica calcistica può essere scissa in tre tipologie. 1) La Tattica individuale ossia quell’insieme di comportamenti che il singolo calciatore adotta per rendere efficace il suo gioco e la sua prestazione tecnica.
2) La Tattica di reparto ossia, un’azione coordinata dei giocatori, dello stesso reparto, tesa ad ottenere uno scopo determinato in precedenza.
3) La Tattica collettiva ossia un’azione coordinata tra due o più giocatori, tesa ad ottenere uno scopo determinato in precedenza.

Per tutte tre tipologie dobbiamo distinguere una FASE DI NON POSSESSO PALLA da una FASE DI POSSESSO PALLA.
Quindi quando parleremo di Tattica Individuale in Fase di NON POSSESSO studieremo i 5 principi che la costituiscono: PRESA DI POSIZIONE, MARCAMENTO, INTERCETTAMENTO, CONTRASTO INDIRETTO, DIFESA DELLA PORTA. Quando parleremo di Tattica Individuale in Fase di POSSESSO analizzeremo i 5 principi che la compongono: SMARCAMENTO, CONTROLLO E DIFESA PALLA, PASSAGGIO, FINTA E/O DRIBBLING, TIRO IN PORTA. D’altro canto, invece, quando parleremo di Tattica Collettiva in fase di NON POSSESSO studieremo i 5 principi che la compongono: SCAGLIONAMENTO DIFENSIVO, TEMPOREGGIAMENTO, CONCENTRAZIONE, EQUILIBRIO, CONTROLLO E CAUTELA. E quando parleremo di Tattica Collettiva in fase di POSSESSO PALLA analizzeremo i principi di: SCAGLIONAMENTO OFFENSIVO, AMPIEZZA, PROFONDITA’, MOBILITA’, IMPREVEDIBILITA’.

Prima di lasciarvi vorrei chiudere con la differenza tra Tattica e Strategia. La prima è a breve termine, con l’utilizzo di azioni specifiche per ottenere risultati ben definiti. La seconda, invece, si identifica tramite decisioni ampie, con obiettivi chiari, ma da perseguire a lungo termine. Un saluto a tutto e grazie. Alla Prossima.

GolfoCasa: Sei Interessato ad un Appartamento a Scauri? Clicca Qui