L’Artista campana , già protagonista di numerose esposizioni in Italia e all’estero, presenta al pubblico una trentina di opere eseguite tra il 2012 e il 2019 quando, abbandonata la figurazione, entra nella dimensione informale e astratta, ispirandosi in una prima fase al mito e al viaggio, come nei dipinti su antiche carte geografiche e, successivamente, dedicandosi all’introspezione dell’io con paesaggi interiori dai quali emergono emozioni e ricordi. Particolarmente Interessanti risultano le soluzioni tecniche adottate, soprattutto quella di affidare le tele imbevute dei pigmenti a Kronos per lunghi periodi durante i quali registra, controlla e governa gli effetti della spontanee reazioni chimiche fino a che non ritiene il quadro finito. La Cacace aggiunge in tal modo una quarta dimensione alla pittura: il tempo; non a caso la mostra ha per titolo CRONOCROMOGRAPHIE .