Entra nel vivo la quindicesima edizione del JazzFlirt festival di Formia. Dopo i primi due apprezzatissimi concerti – Pipe Dream e L’Orchestra Giovanile del Lazio diretta da Mario Raja con apen act del DAB trio – il cartellone si concentra sugli ultimi due appuntamenti, che rappresentano il focus tematico dell’intero programma. Quasi un festival nel festival, inteso a celebrare la straordinaria qualità del jazz al femminile. Aprirà le danze l’atteso concerto di Maria Grand, che si terrà sabato 27 luglio nella suggestiva cornice del Museo del Brigantaggio a Itri, con ingresso gratuito. A soli ventisette anni la ginevrina sassofonista, ormai newyorkese d’adozione, è una delle voci più originali creative e interessanti della nuova scena jazzistica internazionale. Formatasi con Steve Coleman, Maria ha da subito inanellato un serie di prestigiose collaborazioni (Nicole Mitchell, Vijay Iyer, Craig Taborn, Mary Halvorson, Jen Shyu, Aaron Parks, Fay Victor, Joel Ross, solo per citarne alcune) per poi affermarsi definitivamente anche sul mercato discografico con “TetraWind”, inciso con l’ensemble DiaTribe: un EP che ha fatto gridare al miracolo la stampa specializzata di mezzo mondo. L’anno scorso, poi, ha inciso l’eccezionale “Magdalena”, un album di rara intensità dedicato ad alcune delle più iconiche figuri femminili della storia. Nel 2018 è stata votata come miglior artista emergente dal referendum di JazzTimes, e nominata Musicista dell Anno dalla Jazz Journalist Association. Oltre alla sua attività di sassofonista, compositrice e didatta, Maria è anche un’attivista, essendo membro fondatore del collettivo anti-discriminazione We Have Voice.
Maria Grand si presenta alla testa del suo eccezionale trio, completato da Linda May Han Oh e Savannah Harris. Linda, ormai stabilmente nei primissimi posti dei referendum di mezzo mondo, è una formidabile contrabbassista (ma non disdegna il basso elettrico). Nata in Malesia, cresciuta a Perth, in Australia, dove ha completato il primo ciclo di studi, si è poi specializzata alla Manhattan School of Music di New York, dove risiede da una decina d’anni. Oltre a essere contrabbassista del quartetto di Pat Metheny, Linda ha collaborato con alcuni dei più bei nomi del jazz mondiale (Joe Lovano, Steve Wilson, Vijay Iyer, Dave Douglas, Kenny Barron, la compianta Geri Allen, Fabian Almazan, Terri Lyne Carrington). A suo nome ha inciso cinque album. “Entry”, del 2008 (con Ambrose Akinmusire), “Initial Here” (2012), “Sun Pictures” (2013), “Walk Against Wind” (2017), e “Aventurine”, uscito poche settimane fa e già recensito entusiasticamente.
Savannah Harris, da Oakland, è figlia d’arte. Ha appreso i primi rudimenti della batteria dal papà (un pianista con la passione per i tamburi) per poi intraprendere una brillante carriera di studi che l’ha portata, da un lato, a completare i propri studi musicali; dall’altro, a laurearsi in giornalismo: Savannah, infatti, oltre a essere una delle batteriste più richieste della scena newyorkese è anche una apprezzatissima critica musicale. Su capitalbop.com potrete leggere i suoi scritti.
L’appuntamento, imperdibile, è per sabato 27 al Museo del Brigantaggio di Itri. Inizio alle ore 21, ingresso gratuito. Questo il programma:
27 luglio 2019
ITRI – MUSEO DEL BRIGANTAGGIO – ORE 21.30 – INGRESSO libero. MARIA GRAND TRIO presents MAGDALENA María Grand: saxophone; Linda May Han Oh: bass e Savannah Harris: drums.