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Allarme incendi – Nel mese di giugno, un primo intervento dei militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Gaeta, ha individuato il presunto responsabile di un incendio boschivo, avvenuto nel comune di Itri (LT). Facendo seguito ad una segnalazione pervenuta alla Centrale Operativa di Formia (LT), una pattuglia si è recata presso località San Giacomo, ove era già presente un modulo Antincendio Boschivo AIB e un’autobotte dei Vigili del Fuoco. La pattuglia, utilizzando il metodo delle evidenze fisiche (M.E.F.) ricostruiva la dinamica dell’incendio durante le prime fasi di sviluppo e, dalle tracce lasciate dalla combustione nel punto di origine, appurava che l’incendio fosse originato da un braciere all’interno di una proprietà privata recintata.

Allarme incendi – Il MEF è un sistema d’indagine che permette, sulla base di rilievi tecnici inerenti alla tipologia di soprassuolo boscato bruciato, alle condizioni del vento, all’orografia del terreno e di altre evidenze fisiche (corteccia bruciata, segni sul terreno), di risalire all’origine dell’incendio ed in particolare al punto di innesco, ossia da dove sarebbe partito l’incendio, oltre alla possibile presenza di ordigni incendiari. Per le operazioni di spegnimento è intervenuto il Direttore delle Operazioni di Spegnimento (DOS) dei Vigili del Fuoco e un elicottero della flotta della Regione Lazio. L’incendio boschivo, di natura colposa, ha interessato una superficie di circa 3 ettari, costituita prevalentemente di macchia mediterranea. È stato pertanto denunciato a piede libero il presunto responsabile, proprietario dell’area da cui è scaturito l’incendio.

Allarme incendi – Da tutto ciò si comprende come sia quanto mai necessaria la protezione e la cura dei terreni, la falciatura stagionale e la tenuta in ordine per impedire che in caso di incendio, questo si possa propagare rapidamente e in modo disastroso per la flora e la fauna locale. Coldiretti riporta che un bosco su tre fa parte di aree protette in Italia. Abbiamo circa 12 milioni di ettari di vegetazione e questa mantiene attivo l’ecosistema e l’assestamento idrogeologico. Ogni ettaro distrutto da incendi o da alluvioni, è ossigeno in meno per tutti gli esseri viventi.

Allarme incendi – Coldiretti e Federforeste, grazie al PNNR, hanno progettato di piantare 50 milioni di alberi entro il 2026, sia in aree rurali che metropolitane, con l’idea di realizzare foreste urbane in connessione ecologica fra le città, i sistemi agricoli di pianura a elevata produttività e il vasto patrimonio forestale presente in aree naturali. Si ricorda ai cittadini che per segnalare incendi boschivi o qualsiasi altro tipo di emergenza ambientale e per richieste di soccorso, il numero di pronto intervento è il 1515; un servizio gratuito 24 ore su 24 e su tutto il territorio nazionale.