La Commissione Diocesana per l’Ecumenismo, il Dialogo Interreligioso e i Nuovi Culti evidenzia che il testo 2021 per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani è stato preparato dalla Comunità Monastica svizzera di lingua francese con sede a Grandchamp, peraltro in questi giorni tutta in quarantena per la pandemia da covid-19 che li ha colpiti.
Coerentemente con la loro scelta di vita Il tema esprime la vocazione alla preghiera, alla riconciliazione e all’unità della Chiesa e del genere umano.
Negli anni ‘30 alcune donne appartenenti ad un gruppo conosciuto come le Dames de Morges, riscoprirono l’importanza del silenzio nell’ascolto della parola di Dio e la prassi dei ritiri spirituali per nutrire la vita di fede, sull’esempio di Cristo, che si ritirava nei luoghi deserti per pregare.
In questa loro diversità le suore sono una parabola vivente di comunione, fedeli alla vita di preghiera, alla vita comunitaria e all’accoglienza.
Le prime suore sperimentarono il dolore della divisione tra le chiese cristiane e nacque il loro impegno insieme alla fedeltà ai tre pilastri della preghiera, della vita comunitaria, dell’ospitalità.
A loro il compito di aver elaborato il documento ecumenico di quest’anno: “Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto” (cfr Giovanni 15, 5-9).
La Commissione Diocesana di Gaeta ha convenuto con il Vescovo di rinviare la celebrazione nei prossimi mesi ma non si è voluto rinunziare alle meditazioni della settimana di preghiera da lunedì 18 a lunedì 25 gennaio con trasmissione sui vari siti parrocchiali delle funzioni religiose.
Ha aperto il direttore don Antonio Cairo, seguono i presbiteri don Guerino Piccione, don Cristoforo Adriano, don Mariano Salpinone, don Emanuele Avallone, don Maurizio Di Rienzo e il nostro Arcivescovo, sempre attento e disponibile come un vero padre, sia dalla Basilica Cattedrale che dalla Chiesa di San Paolo Apostolo.