Il giovane trovato morto a Scauri, nella sua abitazione sita in una traversa della via nazionale Appia, poco distante da Scauri Alto era originario del Gambia, una piccola nazione dell’Africa Occidentale, di lingua inglese, al confine con il Senegal e con una stretta striscia costiera sull’Atlantico.
Aveva lasciato la sua gente (poco meno di tre milioni di abitanti) e una terra famosa per l’ecosistema diversificato che popola i dintorni dell’omonimo fiume.
Ha lasciato una terra caratterizzata dall’abbondante fauna selvatica che vive nel Parco Nazionale del Kiang West e nella Bao Bolong Wetland Reserve.
Abitate da uccelli rari, scimmie, leopardi, ippopotami, iene.
Dalla capitale Banjul e dalla vicina Serrekunda si raggiungono bellissime spiagge vergini.
Questo giovane trentenne aveva lasciato tutto ciò per un futuro migliore, sperando che l’Europa che ammirava in televisione e nei film potesse avere un cuore abbastanza grande per accogliere anche lui.
Il suo sogno è stato infranto all’improvviso, è morto nel sonno senza alcuna sofferenza.
Una morte che sovente d’inverno si racconta nelle cronache narrando di vite vissute nell’indigenza.
Un gas incolore, inodore e insapore leggermente meno denso dell’aria gli ha tolto la vita senza alcun preavviso
È morto probabilmente per intossicazione da monossido di carbonio, che veniva emesso da una stufetta difettosa.
I Carabinieri della Stazione di Scauri e il personale del 118 sono accorsi ma hanno, purtroppo, potuto solo accertare la morte.
Ora la salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria del Tribunale di Cassino.
Deve essere eseguita l’autopsia.
È stata informata l’Ambasciata del Gambia in Roma.
Addio giovane gambese venuto da lontano, Scauri ti piange come uno dei suoi figli.