Provvedimento della Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di un 53 enne pontino – Nella mattinata odierna, il Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei
Carabinieri di Latina, coadiuvato nella fase esecutiva dal locale Comando Stazione Carabinieri, ha
dato esecuzione ad un decreto di applicazione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza e
della confisca emesso dalla Sezione III Penale, Sezione specializzata – Misure di prevenzione del
Tribunale Civile e Penale di Roma.
Il provvedimento scaturisce dalla richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Roma-
Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di un 53 enne pontino, condannato per traffico di
stupefacenti dal Tribunale di Latina e ritenuto soggetto socialmente pericoloso generico e con un
patrimonio riconducibile alle attività illecite da lui condotte.
Gli accertamenti dei Carabinieri del Nucleo Investigativo, sotto la direzione della Procura
Distrettuale di Roma, sono stati sviluppati dopo l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare
emessa, nel maggio 2023, dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma nei
confronti di 4 persone gravemente indiziate, e facenti parte, unitamente ad altri 7 soggetti, di
un’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Le indagini specificamente condotte consentirono di dimostrare come il predetto, dal 2019, quasi
senza soluzione di continuità ed almeno fino al maggio 2023, si fosse dedicato al traffico di droga,
senza svolgere attività lavorative lecite da cui ricavare reddito. Da qui la conclusione della
derivazione del patrimonio accumulato da condotte illecite.
L’odierno provvedimento ha consentito di:
- confiscare dei beni mobili registrati e vari conti correnti, riconducibili al 53 enne pontino, già
sottoposti a sequestro anticipato dallo scorso febbraio; - applicare all’uomo la misura di prevenzione della sorveglianza speciale, con obbligo di
soggiorno nel comune di residenza, per la durata di anni 3.
Antimafia – Evoluzione del crimine organizzato e l’economia delle mafie
ARTICOLO CORRELATO del 30/01/2023 – Antimafia – Evoluzione del crimine organizzato e l’economia delle mafie – Il 31 gennaio 2023 presso la Sala Ribaud del Comune di Formia le classi 5 AL, 5 BL, 5 CL, 5 BU, 5 AE, 4 AL, 4 AE del Liceo Linguistico e delle Scienze Umane “M.T. Cicerone”, parteciperanno alla conferenza sul tema “Evoluzione del crimine organizzato e l’economia delle mafie”, organizzato dall’Istituto scolastico nell’ambito delle iniziative inerenti al progetto dal titolo “ProgettoLegalità- Passo dopo passo … liberi insieme”, curato dalla Prof.ssa Giovanna Chiappalone.
Dopo lo studio storico delle origini e della evoluzione delle organizzazioni criminali anche attraverso la lettura di romanzi attinenti al tema, la visita dei beni confiscati alla Camorra, l’incontro di testimoni di delitti o di figli di camorristi che hanno voltato le spalle al sanguinoso retaggio familiare, perseguendo la via della legalità, questo nuovo evento offrirà agli studenti la possibilità di approfondire il fenomeno mafioso, partendo dal cosiddetto metodo Falcone, “ Segui i soldi e troverai la mafia”.
Durante l’incontro ci saranno gli interventi del Tenente-Colonnello della GdF di Formia, Luigi Galluccio, del Maggiore Cte Compagnia dei Carabinieri di Formia, Michele Pascale, del presidente del Rotary Club Formia-Gaeta, Pasquale Ranucci, del Prof. Ranieri Razzante, docente di Tecniche di gestione dei rischi di riciclaggio – Università di Bologna- e docente di Tecniche e regole della cybersecurity – Università “Suor Orsola Benincasa”.
Antimafia – La quinta mafia
ARTICOLO CORRELATO DEL 27/04/2022 – Antimafia – La quinta mafia – La Quinta Mafia, il libro cult del sociologo e giornalista Marco Omizzolo, arriva a Terracina sabato 30 Aprile alle ore 18 presso l’Open Art Cafè di Viale Europa 218 C, dove l’autore e la Presidente della Commissione Cultura della Regione Lazio Gaia Pernarella si confronteranno sul tema del radicamento criminale in provincia di Latina.
“Quando ho avuto l’idea di organizzare l’incontro pubblico con Marco – spiega la consigliera Pernarella -, pensavo al silenzio e addirittura alle accuse con cui si è dovuto confrontare raccontando quello che succede nella nostra provincia: i rapporti tra le varie criminalità organizzate presenti, il caporalato, lo sfruttamento del lavoro. Un mondo fatto di silenzi dettati dalla paura, dall’indifferenza, dallo sconcerto, talvolta da una malcelata o, peggio, orgogliosa complicità. Portare il suo libro a Terracina ritengo sia il modo migliore che conosco per uscire da quel silenzio, tipico di alcuni paesaggi della nostra pianura pontina ma dove la Quinta Mafia ha trovato un habitat quasi naturale”
“Parlare, conoscere e ricordare i luoghi e i nomi come scrive Marco – prosegue Pernarella – per me è necessario e fondamentale, un servizio alle nuove generazioni che devono sapere chi sono, utilizzando le parole di Marco, “coloro che hanno confuso il dibattito democratico per offuscare la coscienza collettiva, affidando ai mafiosi e ai loro referenti politici il pericoloso passpartout per le istituzioni democratiche locali e nazionali”, uomini e donne in carne e ossa e che vivono tra noi”.
“Con Marco abbiamo scelto di realizzare questo appuntamento non come ci sembra ovvio per cercare visibilità, non da “professionista dell’antimafia” quali non siamo, semmai per tirare una linea tra chi riconosce i responsabili del degrado sociale culturale ed economico del nostro territorio e li contrasta e chi invece li nasconde, li nega o peggio ci fa affari insieme”, conclude la presidente della Commissione Cultura del Consiglio Regionale del Lazio.