è morto il Vescovo di Caserta, Mons. Giovanni D’Alise per coronavirus, tumulato questa mattina stessa alla presenza dei familiari e del vicario generale della Diocesi di Caserta don Gianni Vella; i funerali domani senza la salma.
È morto all’alba alle 6,30, era stato ricoverato il 30 settembre scorso perché positivo al Covid-19.
Il prelato aveva accusato lievi sintomi e febbre. Per questo si era recato in ospedale dove gli era stato praticato un tampone molecolare rapido. Le sue condizioni non erano gravi, ma evidentemente la sua pregressa situazione di salute ha contribuito ad aggravare il quadro clinico.
Chi scrive come diacono permanente piange la morte di un successore degli Apostoli, vescovo di una diocesi vicina a quella di Gaeta. La notizia ha lasciato tutti costernati anche nel comprensorio del Golfo di Gaeta, e il nostro Arcivescovo Mons. Luigi Vari ha unito la sua preghiera per il fratello, unitamente a tutti i vescovi cattolici.
Secondo l’Azienda Ospedaliera Sanitaria di Caserta “il quadro clinico di Mons. D’Alise era aggravato da insufficienza renale, diabete mellito, cardiopatia ipertensiva e dislipidemia.
I protocolli terapeutici previsti per la malattia sono stati tutti applicati; è stato altresì trattato con il nuovo farmaco antivirale Remdesivir.
Le sue condizioni cliniche erano stazionarie. Il paziente è stato monitorato costantemente.
Alle ore 6 si è verificato l’arresto cardiaco e alle ore 6.30, dopo le manovre di rianimazione cardiopolmonare, veniva constatato il decesso”.
Mons. D’Alise aveva 72 anni ed era stato ordinato vescovo il 17 luglio del 2004.
Era alla guida della Diocesi di Caserta dal 18 maggio 2014.
Aveva sostituito Mons. Pietro Farina, anche lui deceduto nel corso del mandato vescovile. Costernati i fedeli alla notizia della morte del prelato.
Il sindaco di Caserta ha commentato: “Dolore e commozione per la scomparsa del nostro amato Vescovo Mons. Giovanni D’Alise. Esprimo qui il cordoglio mio personale ed a nome della Città di Caserta. Ora non è il momento delle parole ma delle preghiere per la sua anima”.
L’Ufficio del Portavoce e delle Comunicazioni Sociali della Diocesi di Caserta ha dichiarato: “Mons. Giovanni D’Alise è stato tumulato questa mattina alla presenza dei familiari e del vicario generale della Diocesi di Caserta, don Gianni Vella.
Domani, alle 18, si terranno i funerali, assente la salma, nella cattedrale diocesana, in piazza Duomo a Caserta. Saranno aperti solo ai sacerdoti e ai confratelli vescovi, nel rispetto delle normative sul coronavirus. Le esequie saranno trasmesse lunedì 5 ottobre dalle 18 in diretta televisiva su “Gigli TV”, canale digitale 623, e sulle pagine Facebook della Diocesi di Caserta e del vescovo Giovanni D’Alise e sul sito web: www.diocesicaserta.it.
Celebrerà la messa il Vescovo di Napoli, S.E. Mons. Crescenzio Sepe.
Si invitano i fedeli ad assistere alla commemorazione funebre attraverso la tv o lo streaming social per evitare assembramenti. Non sarà possibile entrare”
D’Alise, 72 anni di origine napoletana, era diventato Vescovo di Caserta nel maggio 2018, proveniente dalla sede vescovile di Ariano Irpino – Lacedonia.
Il Duomo di Caserta è chiuso da questa mattina per la morte del Vescovo D’Alise; sul cancello principale è stato affisso il manifesto che spiega che la messa delle 11.30 non sarà celebrata. Tanta gente staziona all’esterno in silenzio e commossa.
Il Cardinale S.E. Mons. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia – Città della Pieve e presidente della CEI – Conferenza Episcopale Italiana, appena appresa la notizia della morte del Vescovo di Caserta, Mons. Giovanni D’Alise, ha dichiarato: “Esprimo, a nome dell’Episcopato italiano, vicinanza alla Chiesa di Caserta in questo momento di dolore per la morte del Vescovo Giovanni. Nel giorno della festa del patrono d’Italia (san Francesco d’Assisi), ci uniamo alla Diocesi campana porgendo sentite condoglianze ai familiari, al clero, ai religiosi e ai laici. In questi mesi molti sacerdoti sono scomparsi a causa del Covid e anche i vescovi sono prima di tutto preti tra i preti. Oggi ci ha lasciato il Vescovo Giovanni, che fino all’ultimo è stato vicino agli altri e ha condiviso un percorso di sofferenza. L’andamento epidemiologico degli ultimi giorni deve far riflettere l’intero Paese e chiamare tutti alla responsabilità. La testimonianza di chi ci ha lasciato è un patrimonio da non disperdere. Spetta a tutti l’impegno ad assumere comportamenti adeguati al momento presente. Il ricordo del Vescovo Giovanni accompagnerà la nostra Chiesa italiana verso l’Assemblea Generale, che si terrà a Roma dal 16 al 19 novembre. Oggi affidiamo il caro confratello alla misericordia del Padre, nell’attesa di ricordarlo – insieme a quanti ci hanno lasciato per il Covid – in una celebrazione durante l’Assemblea”.