Nei giorni scorsi militari del NIPAAF appartenenti al Gruppo Carabinieri Forestale di Latina procedevano, su segnalazione circostanziata e relativa ad atti di bracconaggio perpetrati nel territorio del Comune di Monte San Biagio, alla verifica di alcuni locali facenti parte di una azienda agricola del posto, rinvenendo all’interno di una cella frigo (in copertina foto di repertorio) tre esemplari morti di cinghiale. La tempestiva attività d’indagine permetteva di individuare il responsabile dell’abbattimento degli ungulati selvatici, il quale, dopo aver illegalmente catturato i medesimi mediante una gabbia/trappola, li occultava nella stanza refrigerata, non prima di averli eviscerati e scuoiati. I militari procedevano al sequestro probatorio degli animali in quanto allo stato vige il periodo di divieto generale dell’attività venatoria e comunque la cattura della fauna selvatica con l’utilizzo di trappole è sempre vietata. Il sequestro veniva altresì disposto in quanto l’abbattimento degli ungulati, destinati verosimilmente al consumo alimentare, essendo illegale e conseguentemente privo della necessaria verifica sanitaria, finalizzata ad escludere sia la presenza del virus della Peste Suina che il parassita della Trichinella, non potevano rimanere nella libera disponibilità del soggetto identificato, il quale veniva deferito all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà per le ipotesi di reato previste dall’art. 30 della Legge n°157/92.
Monte San Biagio: I Carabinieri Forestali nel contrasto al bracconaggio sequestrano 3 cinghiali in cella frigorifera
Operazione mirata dell'Arma