Dopo le notizie che preannunziano una visita ispettiva di europarlamentari e consiglieri regionali al nosocomio più accreditato della provincia di Latina, baluardo – almeno sulla carta – per evitare il ricorso alle strutture ospedaliere capitoline la Direzione della ASL di Latina reagisce con un comunicato ufficiale che pubblichiamo integralmente: “Accogliamo con piacere la visita ispettiva annunciata da consiglieri regionali ed europarlamentari all’Ospedale Santa Maria Goretti.
Potranno verificare di persona l’abnegazione del personale e l’assistenza che viene prestata ai malati in questo drammatico periodo di emergenza. Potranno verificare che le attese per un posto letto, sono inferiori a quelle di altre realtà sanitarie e che l’Ospedale sta rispondendo all’emergenza adeguando gli spazi a seconda di un piano predisposto nei mesi scorsi e che viene dispiegato, in modo progressivo, in considerazione della pressione proveniente dall’esterno.
Potranno verificare che, grazie alle azioni intraprese, le attese di ambulanze sono occasionali e significativamente inferiori a quelle di altre realtà sanitarie. Potranno anche verificare che l’aver liberato spazi alle spalle del Pronto Soccorso, così come previsto dal Piano per maxi emergenze (PEIMAF), risponde a precise strategie volte a prevenire ulteriori possibili situazioni di disagio in caso di necessità.
Ritenere che quanto posto in essere sia il frutto di improvvisazioni, offende innanzitutto i professionisti sanitari che oggi gli onorevoli incontreranno durante la loro visita”. Come recita una canzone francese immortale del 1934 resa celebre in Italia da Nunzio Filogamo: Tutto va bene Madama la Marchesa (Tout va très bien Madame la Marquise)? Non crediamo che sia il pensiero unanime dei cittadini pontini, stanchi sinceramente. Abbiamo passato decenni a “riformare” il sistema sanitario e anche quello scolastico con il risultato pratico che, in sostanza, abbiamo smantellato ospedali e stiamo continuando a farlo. L’epidemia da covid-19 ha fatto vedere che in sostanza il Re è nudo.
Il Premio Nobel per la pace Albert Schweitzer, medico filantropo, affermava: “Se finalmente non diremo cose che dispiacciano a qualcuno noi non diremo mai la verità” e questa redazione ne ha fatto il suo vangelo.
L’impegno e l’abnegazione dei medici e degli infermieri è fuori discussione, ma sono come i nostri soldati che nell’ultimo conflitto mondiale andavano in Russia con gli scarponi di cartone e all’assalto con i fucili 91/38 contro a militari armati di mezzi blindati e dotati di mitra. Abbiamo spogliato la sanità ora non meravigliamoci se siamo al collasso.