Il sindaco del Comune di Gaeta Cosmo Mitrano annunzia con dispiacere: “Quirino Leccese ci ha lasciati!
Non posso descrivere il grande dispiacere che ho provato nell’apprendere della sua scomparsa e quanto mi è difficile, anche in questo momento che vi scrivo, trattenere le lacrime.
Sono profondamente addolorato, la città di Gaeta tutta piange per aver perso un suo figlio, un degno rappresentante della nostra Comunità, già Sindaco di Gaeta, una persona integerrima, un politico sempre al servizio delle Istituzioni e della collettività.
Un uomo di grande cultura e levatura morale, aperto al dialogo e al confronto con tutti capace di essere “grande” tra i grandi e “piccolo” con i piccoli.
Ma soprattutto un uomo, marito e padre amorevole ed affettuoso.
Ho perso un caro amico. Quirino mi ha sempre voluto tanto bene ed io ne ho voluto altrettanto a lui.
Mi è sempre stato vicino, pronto a darmi saggi e buoni consigli sostenendomi da subito nel mio percorso politico.
Come un padre che amorevolmente protegge il proprio figlio, Quirino in tanti anni della nostra amicizia, non ha mai perso occasione di darmi il suo affetto.
Mi mancherà molto quella pacca sulla spalla, caro Quirino, quel tuo parlarmi garbato ed affettuoso, i tuoi giusti rimproveri, le nostre chiacchierate sognando una Gaeta sempre più bella e proiettata al futuro.
Il mio abbraccio e pensiero, voglio infine, rivolgerlo alla moglie Sandra e alle figlie Safiria e Loredana e vi parlo a nome di tutta la città di Gaeta.
Vi siamo vicini in questo momento così difficile.
Quirino resterà sempre nei nostri cuori, nei ricordi di tutti coloro che lo hanno conosciuto, amato ed apprezzato per le sue qualità e per quello stile che lo rendeva una persona di una affabilità e garbo come pochi, un punto di riferimento per molti di noi”.
Lo scrittore e docente Giuseppe Napolitano da parte sua annota: “desidero ricordare di lui il suo valore come docente e dirigente scolastico, nonché uomo di cultura.
Ha sempre rispettato tutti, ha lasciato un segno indelebile nel mondo della scuola, un esempio da imitare”.